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Conte sulla prescrizione: "Giusta l'entrata in vigore"

Il Movimento 5 Stelle fa pressing sui dem. Il premier appoggia la linea di Bonafede: "La norma sulla prescrizione è il segnaleche in Italia le verifiche giudiziarie si completano con assoluzione o condanna"

Conte sulla prescrizione: "Giusta l'entrata in vigore"

"La norma sulla prescrizione, per me, è giusto che ci sia". Giuseppe Conte si schiera al fianco del Movimento 5 Stelle, appoggiandone la linea seguita per la riforma, che entrerà in vigore a gennaio 2020, secondo cui la prescrizione verrà meno dopo la sentenza di primo grado.

"È il segnale- ha aggiunto il premier-che in Italia le verifiche giudiziarie si completano con assoluzione o condanna, altrimenti sfoceremmo nella denegata giustizia". Ma precisa che la norma non deve essere vista come la mancata necessità "di un sistema di garanzie adeguato per assicurare il vincolo costituzionale della durata ragionevole dei processi. Sono convinto che con l'accordo di tutte le forze politiche troveremo una soluzione".

Quella di Conte è la stessa tesi sostenuta dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ricordando che anche se la prescrizione entrerà in vigore a partire dal primo gennaio, riguarderà reati commessi dopo il suo ingresso nel codice, il che comporterà circa 3 anni. "Io ho fatto due proposte- ha ribadito il ministro, come riporta Repubblica- anche per andare incontro alle esigenze delle altre forze politiche e adesso credo che ci saranno altri incontri della maggioranza. Se si arriva al primo grado di giudizio, alla sentenza di primo grado, non è più possibile che quel processo finisca nel nulla. Lo Stato si deve sentire obbligato a dare una risposta di verità e di giustizia e non mi sembra di dire una cosa troppo complicata".

Poi c'è Luigi di Maio, che sta mettendo in atto un pressing serrato verso il Pd, per far entrare in vigore la norma senza modifiche. "Il Pd ai tempi di Berlusconi al governo, ma anche all'inizio della scorsa legislatura, diceva di voler interrompere la prescrizione ancor prima della sentenza di primo grado, già al rinvio a giudizio. Possiamo fare questo passo importante insieme. Questo governo può davvero cambiare le cose. Ma le parole non bastano, servono i fatti. Noi ci siamo, come sempre", aveva detto il leader pentastellato. "Di Maio si tolga dalla testa l'idea che sia il M5s a dettare l'agenda dei provvedimenti del governo e che il Pd si limiti solo a votarli", ha prontamente risposto il senatore Pd Andrea Marcucci, specificando che "sulla prescrizione è fondamentale garantire tempi certi e brevi per la durata dei processi".

Dall'altra parte c'è invece la proposta del responsabile giustizia di Forza Italia, Enrico Costa, che mira a far slittare la legge Bonafede.

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