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Conte vuole tenersi la poltrona: è pronto a sfilare 6 senatori a Italia Viva

Asse tra il premier e Franceschini per arginare Renzi. L'ex rottamatore è stato avvertito: "Se Iv esce, sarà esclusa da tutte le future alleanze"

Conte vuole tenersi la poltrona: è pronto a sfilare 6 senatori a Italia Viva

"Dobbiamo rendere Renzi irrilevante". L'obiettivo comune di Giuseppe Conte e Dario Franceschini è semplice: annullare il fondatore di Italia Viva, che negli ultimi giorni sta mettendo a serio rischio gli equilibri del governo giallorosso. Perciò i due hanno in mente una contromossa che sarebbe umiliante per l'ex rottamatore: consolidare e tenere in vita l'esecutivo senza passare da una crisi. In che modo? Come riportato da La Repubblica, tutto ruota attorno a un numero: 6. Esattamente sei sono i senatori sufficienti a sottrarre al leader di Iv il controllo della maggioranza. Il premier è stato chiaro: "Io ho la responsabilità di governo e ho chiesto la fiducia per realizzare un programma. Che senso avrebbe lavorare ad un Conte ter?". L'ex sindaco di Firenze ha intercettato le intenzioni dell'avvocato e ha iniziato a sparare le cartucce per replicare a muso duro: "Sulla prescrizione, non molleremo di un solo centimetro. Se il premier vuole cacciarci, faccia pure, è un suo diritto!".

Il presidente del Consiglio è stato al centro di due chiamate cruciali: la prima con il capo dello Stato Sergio Mattarella; la seconda con Nicola Zingaretti. L'ipotesi di contare sul sostegno dei responsabili resta sul tavolo: la si vorrebbe considerare utile, ma non necessaria per tenere in piedi la maggioranza.

Il piano di Conte

L'asse tra il premier e il ministro della Cultura si è fortificato nel corso dell'ultimo Consiglio dei ministri, con il primo che ha annunciato: "Andiamo avanti. Se Renzi vuole strappare, lo faccia: non avrà i numeri, i suoi non lo seguiranno". Il secondo invece è stato più sdegnoso: "Ma poi, dove volete che vada?". Dunque l'avvertimento lanciato a Renzi è chiaro: "Se presenti la mozione di sfiducia contro Bonafede, ti assumi la responsabilità di una crisi. Noi avremo comunque la maggioranza. E da quel momento il tuo partito sarà estromesso da tutte le future alleanze, che si tratti delle Politiche come dell'ultimo dei Comuni".

Ovviamente la partita si gioca sui numeri: nelle votazioni qualificate è consigliata la maggioranza assoluta e dunque servono 161 sì, precisamente sei in più dell'attuale perimetro senza Italia Viva. In tal senso iniziano a circolare i primi nomi di coloro che sarebbero tentati dalla permanenza nella maggioranza: l'ex grillina Gelsomina Vono, l'ex berlusconiana Donatella Conzatti, l'ansioso Giuseppe Cucca (che nella chat di partito avrebbe rassicurato di non voler andare via) ed Eugenio Comincini. Quest'ultimo, nel corso di un incontro al gruppo, avrebbe tuonato: "Dobbiamo mediare sulla giustizia, non possiamo andare avanti così".

Provocando la fredda replica del fondatore di Iv: "Sono contento che tu sia intervenuto, ma non condivido nulla di quello che hai detto".

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