
Istituire un "tavolo tecnico scientifico" di coordinamento dei 27 Paesi membri dell'Unione europea: è questo il contenuto dell'interrogazione parlamentare depositata dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, alla Commissione europea in vista del dibattito sul coronavirus previsto martedì presso il Parlamento europeo.
L'obiettivo è predisporre linee guida comuni per garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai cittadini europei e condividere in modo più veloce ed efficiente gli aspetti clinici e diagnostici tanto nel periodo di durata di questa emergenza, quanto per l'imminente futuro. L'interrogazione porta anche la firma di Antonio Tajani.
"Il numero di cittadini europei contagiati dal Coronavirus – si legge nel testo- è cresciuto esponenzialmente: riguarda ormai ogni Stato membro e le previsioni degli esperti indicano che il contagio non si arresterà in tempi brevi. La Commissione europea ha predisposto una unità di crisi composta da 5 Commissari. Si intensificano i contatti fra i Ministri della salute, ma è necessario moltiplicare gli sforzi e rafforzare il coordinamento Ue per difendere la salute dei cittadini".
La richiesta di Forza Italia
"Come intende la Commissione - chiede il leader azzurro - assicurare il tempestivo funzionamento del Meccanismo di protezione civile europeo e del Comitato di sicurezza sanitaria? Intende la Commissione istituire un tavolo tecnico scientifico di coordinamento che predisponga linee guida comuni sugli aspetti clinici e diagnostici, anche favorendo acquisti centralizzati di apparecchiature e materiali e una loro rapida distribuzione congiunta a partire dalle aree con maggiori esigenze? Quali strumenti intende utilizzare la Commissione per sostenere economicamente lo scambio di informazioni, la ricerca sui farmaci antivirali per il trattamento della malattia e sui vaccini per la prevenzione?".
Nei giorni scorsi Berlusconi aveva proposto, tra l'altro, anche l'istituzione di un Piano Marshall europeo per tutelare le imprese italiane e salvaguardarle dagli effetti negativi provocati dal coronavirus. “È necessario – aveva spiegato il leader di Fi - che l’Ue si faccia carico di un problema che non è solo italiano. Accanto alle questioni di carattere sanitario, è necessario che si affrontino con tempestività i contraccolpi sull’economia”.
Per questo motivo Fi chiedeva a gran voce “la sospensione temporanea dei vincoli
europei di finanza pubblica per mettere in campo un vero e proprio Piano Marshall a tutela delle nostre imprese e per lo sviluppo”. Adesso l'Europa deve dare delle risposte concrete perché il coronavirus non appresta a rallentare la sua corsa.