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Corsa di Missouri e Texas: "Primi a proibire". Ma New York diventa "santuario" delle donne

In 30 giorni la stretta dei governatori repubblicani. Le regole negli altri Stati

Corsa di Missouri e Texas: "Primi a proibire". Ma New York diventa "santuario" delle donne

New York. La decisione della Corte Suprema di cancellare la storica sentenza Roe vs Wade ha già dato inizio alla valanga di decisioni anti-aborto negli Usa, che potrebbero entrare in vigore in circa metà del Paese. In meno di trenta giorni l'interruzione di gravidanza diventerà illegale in 13 stati repubblicani che hanno approvato leggi stringenti legandole all'attesa decisione dell'Alta Suprema (i cosiddetti «trigger ban»). A partire dal Missouri, che ha voluto essere il primo stato a invocare la misura che vieta tutte le interruzioni di gravidanza tranne nei casi di emergenza medica.

A dieci minuti dalla decisione dei nove saggi, infatti, il procuratore generale del Missouri Eric Schmitt ha emesso un parere che attiva parti di un disegno di legge della Camera statale che bandisce quasi tutti gli aborti nello stato, senza eccezioni per stupro o incesto: «Il mio ufficio con questa opinione pone fine effettivamente all'aborto», ha affermato Schmitt sottolineando che è stata «una giornata monumentale per la santità della vita». «Questa opinione ripristina immediatamente la storia profondamente radicata del Missouri e l'orgogliosa tradizione di rispettare, proteggere e promuovere la vita dei non nati», ha continuato il procuratore generale.

Una strada che verrà seguita nel giro di un mese al massimo da altri dodici stati: Idaho, Utah, Texas, Tennessee, South Dakota, North Dakota, Kentucky, Mississippi, Arkansas, Louisiana, Oklahoma, Wyoming. I «trigger ban» infatti si possono attivare non appena un funzionario statale designato certifica la decisione del tribunale (anche in pochi minuti, come in Missouri), entreranno in vigore 30 giorni dopo l'annuncio della decisione della Corte Suprema.

Nel resto del Paese ci vorrà un più tempo, ma nemmeno troppo. In cinque stati - Alabama, Georgia, Iowa, Ohio e South Carolina - i tribunali hanno bloccato o annullato le recenti leggi che vietavano la maggior parte o tutti gli aborti, ma senza la Roe queste misure entreranno probabilmente in vigore entro alcune settimane o mesi. L'Indiana non ha approvato un rigoroso divieto di aborto, ma lo stato a guida repubblicana potrebbe istituire una sessione speciale quest'estate per adottarlo. Florida e Arizona, invece, hanno approvato divieti all'aborto dopo le 15 settimane. Tra gli stati democratici, New York si propone come «porto sicuro» per coloro che vogliono ricorrere all'interruzione di gravidanza. «L'accesso all'aborto è un fondamentale diritto umano e resta sicuro, accessibile e legale qui», ha assicurato la governatrice Kathy Hochul, che ha annunciato un fondo di 35 milioni di dollari per le cliniche per la salute riproduttiva, in parte per aiutarle con la prevista ondata di pazienti provenienti dagli altri stati. «A coloro che vogliono un aborto nel Paese sappiate che qui siete le benvenute», ha aggiunto il sindaco della Grande Mela, Eric Adams.

Anche altri tre Stati liberal della West Coast - California, Oregon e Washington - hanno confermato uno sforzo comune, con i governatori che si sono «impegnati a difendere l'accesso alla sanità riproduttiva, compreso l'aborto e i sistemi contraccettivi».

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