"Così la burocrazia a Ischia impedisce la ricostruzione post sisma"

La denuncia di Severino Nappi, responsabile per le politiche del Mezzogiorno di Forza Italia sul tema “ricostruzioni” post- terremoto

"Così la burocrazia a Ischia impedisce la ricostruzione post sisma"

Gli architetti italiani continuano a ribadire che “il tema delle città sia prioritario nell’agenda del prossimo governo per migliorare l’habitat e rispondere ai bisogni delle comunità e per renderle luoghi di sviluppo economico, sociale e culturale”. Intanto Severino Nappi, responsabile per le politiche del Mezzogiorno di Forza Italia, da Ischia (dove è candidato del centrodestra nel collegio uninominale), si sofferma sul tema “ricostruzioni” post- terremoto. Partendo proprio dall’isola verde tanto amata da vip, registi, scrittori e politici. E tuttavia vittima della cattiva politica e di una burocrazia cieca che fa dell’isola un caso paradossale. “Dopo il sisma dello scorso agosto agli allarmismi ingiustificati che hanno spaventato i turisti e hanno determinato il crollo delle prenotazioni anche per il 2018, si aggiunge l’impossibilità di ricostruire ciò che il terremoto ha distrutto. Da un lato, le abitazioni dovrebbero essere ricostruite secondo criteri antisismici, dall’altro però le leggi sui vincoli paesaggistici impediscono di utilizzare materiali diversi da quelli originari”.

Oltre il danno, la beffa. Le regole vigenti impediscono infatti l’adeguamento alle norme antisismiche di case, palazzi e strutture antecedenti al 1945. Un paradosso che è balzato fuori anche dalle relazioni dei tecnici dell'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che hanno relazionato di “strutture di buona fattura, ma realizzate con mattoni e pietre di tufo locale, senza protezione antisismica”. “Tutto ciò va a rendere ancora più drammatica una situazione di stallo che riguarda Ischia e le 70mila famiglie campane rimaste escluse, grazie ad una legge regionale targata Bassolino, dal condono del 2003. A cui ha contribuito anche il Partito Democratico paralizzando successivamente in Parlamento tutte le proposte di Forza Italia volte a sanare tale situazione”. “Noi – aggiunge Nappi - col Presidente Berlusconi, siamo pronti a snellire e sburocratizzare le procedure per velocizzare le ricostruzioni”.

“Ciò, tradotto dal nazionale al locale, significherebbe per Ischia – conclude - ricostruzione in deroga alla selva di disposizioni burocratiche e predisposizione di misure che rilancino l’economia locale, come ad esempio l’esenzione triennale dell’Iva sui consumi effettuati nell’isola”.

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