Dalle parti del Movimento 5 stelle in questi giorni il clima è rovente e non solo per la straordinaria ondata di calore che sta investendo l'Italia. Le scaramucce tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, moderni guelfi e ghibellini in salsa pentastellata stanno irritando come non mai Beppe Grillo, che ha fatto sapere di essere iracondo per come i due pezzi da novanta stanno gestendo le tensioni interne. Il garante del M5s è a dir poco furioso per la situazione che si è creata all'interno del partito, che rischia di esplodere da un momento all'altro.
Ogni discussione interna al Movimento finisce sui giornali e quando non sono le indiscrezioni a riempire le colonne dei quotidiani e dei siti internet ci pensano gli stessi eletti a 5 stelle con dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa. I sodali di Giuseppe Conte negli ultimi giorni non si sono risparmiati in dichiarazioni contro Luigi Di Maio, sostenendo a più riprese l'ipotesi di un salto della porta per il ministro degli Esteri, che dal canto suo non ha fatto niente per abbassare i toni, anzi. Il consiglio nazionale si è rivelato un grande bluff, l'ennesimo per il Movimento e ora Beppe Grillo ha deciso di far sentire la sua voce per richiamare tutti, per quanto possibile, all'ordine.
Ed è proprio la paventata espulsione di Di Maio, mai avvenuta, che avrebbe fatto andare su tutte le furie il garante. "Così ci biodegradiamo in tempi record", si sarebbe sfogato Beppe Grillo con alcuni suoi fedelissimi, stando a quanto riferisce l'Adnkronos. Il termine espulsione usato contro l'ex capo politico e attuale ministro degli Esteri lo avrebbe fatto davvero arrabbiare. Stando ad alcune fonti interne al partito, secondo la logica di Beppe Grillo le provocazioni di Di Maio andavano ignorate, non cavalcate in tempi comunque complessi come non mai per il Movimento. Tra le interviste che maggiormente l'hanno irritato c'è quella di Riccardo Ricciardi in cui il ministro degli Esteri è stato bollato come "corpo estraneo" al Movimento.
Una tegola non da poco per Beppe Grillo, che mai come ora vorrebbe un profilo basso per il Movimento 5 stelle. Quasi un paradosso per chi, solo fino a pochi anni fa, riempiva le piazze a suon di urla e strepiti mentre ora che le acque in cui naviga il movimento sono tempestose gradirebbe i sussurri alle grida.
Nei prossimi giorni Beppe Grillo dovrebbe farsi vedere a Roma, anche in vista della risoluzione in parlamento di domani. I contatti tra Grillo e l'ex premier sarebbero continui, concordi sulla necessità di una de-escalation militare e su una riflessione che coinvolga il Parlamento su nuovi invii di armi a Kiev.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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