"Mattarella bis...". Così è scoppiata la guerra Conte-5s

Una "gola profonda" del MoVimento 5 Stelle rivela come Conte abbia già spaccato i grillini sul Colle. Dal nome della Sciarra al Mattarella bis: così l'ex premier ha fatto imbufalire i suoi

"Mattarella bis...". Così è scoppiata la guerra Conte-5s
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Il MoVimento 5 Stelle sta andando in pezzi a poche settimane dal giro di boa per il Colle. Per comprendere il perché, basta porsi in ascolto delle voci rancorose di chi è disposto a raccontare come stiano andando le cose e quale sia il clima interno.

L'ex avvocato degli italiani Giuseppe Conte, durante un incontro ristretto per il Quirinale che ha avuto luogo prima delle vacanze natalizie, ha fatto un nome: il giudice della Corte Costituzionale Silviana Sciarra.

Era lei la donna individuata dal "nuovo corso" per succedere al capo di Stato Sergio Mattarella. L'ex premier giallorosso e gialloverde, però, ha comunicato quel nominativo soltanto ad un piccolo manipolo di grillini. Con tutta evidenza, non tutti gli esponenti del MoVimento 5 Stelle presenti alla riunione sul Colle erano d'accordo sull'impostazione (e sulla figura scelta). Tant'è che il nome della Sciarra è fuoriuscito in pubblico. É a questo punto che è iniziata la bufera, con tanto di parapiglia sul commissariamento de facto.

La ricostruzione su come l'ex presidente del Consiglio abbia spaccato in pezzi la creatura di Beppe Grillo sul Colle proviene da una fonte grillina. L'assemblea al Senato - quella in cui la linea è divenuta favorevole al Mattarella bis - è stata una reazione conseguente al modo d'agire dell'avvocato originario di Volturara Appula: Conte aveva pensato di poter procedere in autonomia o quasi. Alcuni parlamentari di Palazzo Madama hanno preteso che l'ex presidente del Consiglio informasse tutti di una scelta che era stata condivisa, in misura limitata, tra i fedelissimi e basta.

I senatori pentastellati hanno quindi deciso di riservare una sorpresa al loro leader politico, scartando il nome della Sciarra e premendo l'acceleratore sul presidente della Repubblica in carica, che ha tuttavia comunicato di essere indisponibile ad un bis. "A me non risulta - dice a microfoni spenti un parlamentare grillino al Giornale.it - che Mattarella abbia chiuso in via definitiva. Bisogna vedere chi gli chiederà di restare. E poi c'è la pandemia che non consente di risolvere la questione con venti votazioni. C'è l'esigenza di fare in fretta e quello di Mattarella è l'unico nome su cui si può chiudere subito".

In realtà, come divenuto palese per l'ennesima volta con il messaggio di fine anno, il presidente della Repubblica ha chiuso eccome alla permanenza al Quirinale. Ma i grillini avevano bisogno di un nome per mettere Conte con le spalle al muro, e quindi hanno optato per una soluzione ritenuta naturale.

Lo scenario per cui Conte non è in grado di controllare i gruppi parlamentari si condisce di un dettaglio: almeno al Senato, i grillini sono disposti a mischiare le carte utilizzando

il nome di Mattarella pur di lanciare un segnale al vertice partitico. Lo stesso Mattarella - ricordiamolo - per cui il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto l'impeachment a ridosso della costituzione del governo gialloverde.

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