Coronavirus

Così il virtuale sconfigge il mondo reale

Concerti via Facebook sul divano di casa, messe su internet e persino le lauree via skype

Così il virtuale sconfigge il mondo reale

Quaresima e quarantena hanno la stessa etimologia. Vengono da quaranta, i giorni in cui questi periodi si snocciolano. Eppure in questo momento i due concetti spingono in direzioni molto diverse. Da un lato papa Francesco invita i credenti a santificare il periodo di purificazione limitando l'uso dei social. Dall'altro l'emergenza coronavirus spinge le persone, soprattutto nelle regioni del Nord, a chiudersi in casa e a celebrare il definitivo trionfo delle liturgie virtuali sul reale.

Una delle conseguenze più elementari della psicosi da virus è quella di non uscire più la sera e di farsi consegnare la cena con uno dei tanti servizi di delivery, con la sola differenza che lo scambio degli «ostaggi» (denaro contro cibo) avviene ora con più circospezione. E anche la spesa si fa sempre di più online, al punto che molte catene di grande distribuzione hanno dovuto contingentare il servizio.

Anche nell'arte vince lo streaming. Francesca Michielin oggi terrà un miniconcerto nello studio di registrazione Officine Meccaniche di Milano per presentare il suo nuovo album «Feat» e il set sarà trasmesso in diretta sulla sua pagina Facebook. Un'idea che a Wuhan mettono in pratica già da qualche settimana e che la digital manager Alice Mazzoni sta cercando di trasformare in una vera propria kermesse, #musicacontroilcoronavirus, una serie di live social inaugurata dal cantautore e cabarettista Tizio Bononcini. Ogni giorno una data direttamente in salotto. E a Bologna il MAMbo, il museo di arte moderna, ha avuto la pensata di fare vedere in streaming «Bonjour» di Ragnar Kjartansson, una delle performance più potenti della mostra «AGAINandAGAINandAGAINand» sospesa per la chiusura del museo.

Sono «streamizzate» anche le messe. Accade un po' ovunque nel Nord appanicato. Ite, missa est online, sul canale Youtube della diocesi di Adria e Rovigo, a Padova su santantonio.org, sul sito della diocesi di Tortona nell'Alessandrino, mentre a Genova la parrocchia della Santissima Annunziata del Chiappeto gestirà sul canale Youtube e sulla radio Fralenote non solo le messe ma anche il catechismo e l'oratorio.

Sono chiuse anche le scuole e le università ma qualcuno cerca di tenere in piedi in remoto l'attività didattica. Al Politecnico di Milano un migliaio di studenti potrà discutere la propria tesi di laurea in diretta Skype, l'Alma Mater di Bologna si sta attrezzando per lezioni in streaming qualora l'emergenza prolungasse la chiusura dell'ateneo e lo stesso stanno studiando a Ferrara e a Urbino.

Naturalmente la chiusura delle sale cinematografiche in molte regioni ha dato un ulteriore impulso alle piattaforme televisive online come Netflix, Amazon Prime, Now tv. Divano uguale fiction, magari evitando di guardare la docuserie «Pandemic». A cavalcare la situazione è xHamster, che per lanciarsi sul mercato internazionale propone un abbonamento premium gratuito a coloro che vivono in Veneto, Lombardia ma anche a Wuhan, Teheran, Daegu e Adeje. Con una stoccata da parte del vicepresidente Alex Hawkins ai concorrenti: «Dove sono Netflix, HBO e Disney+? Dobbiamo lavorare insieme per aiutare le persone a restare in casa». Ah, va detto che xHamster propone contenuti porno e quindi si rivolge agli orfani di Tinder, l'unico attore virtuale a risentire della situazione. I siti di dating infatti soffrono della diffidenza degli utenti nei confronti degli sconosciuti.

Chattare va bene, ma poi se non ci si può incontrare? Spegnete le luci rosse nelle zone rosse.

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