L'attore statunitense Bill Cosby, 81 anni, noto anche in Italia per la serie anni Ottanta, «I Robinson» è stato condannato a trascorrere da 3 a 10 in un carcere statale. Il caso riguarda la violenza compiuta ai danni di Andrea Constand, oggi 45enne, che lo ha accusato di averla drogata e aggredita nella sua abitazione nel 2004, vicino Filadelfia. La vittima, una dipendente della Temple University che aveva conosciuto Cosby sul lavoro, aveva raccontato che prima dell'aggressione sessuale che aveva portato alla denuncia aveva già dovuto respingere alcune proposte sessuali dell'attore, del quale era amica, ma che la sera dell'aggressione Cosby le aveva fatto ingerire delle pillole che l'avevano resa incapace di reagire.
Ma quello non fu l'unico caso. Dagli anni Sessanta in avanti sono una cinquantina le donne che hanno accusato Cosby di molestie, giovani debuttanti ma anche figure note come l'ex top model Beverly Johnson.
«Questo è stato un crimine serio. È arrivato il giorno. È arrivato il momento», ha dichiarato il giudice Steven ÒNeill leggendo la sentenza che prevede anche una multa da 25.000 dollari per Cosby. ÒNeill ha inoltre classificato Cosby come «predatore sessuale violento». Come tale sarà iscritto nel registro dei criminali sessuali, i suoi spostamenti dovranno essere notificati e dovrà essere sottoposto a trattamenti psichiatrici. L'accusa aveva chiesto da 5 a 10 anni di carcere anche perchè l'attore non ha mostrato alcun rimorso per quello ha fatto mentre la difesa puntava agli arresti domiciliari. L'81enne che per i fan era il «papà buono» della tv a stelle e strisce ha problemi fisici ed è quasi cieco. Un primo processo si era concluso con un «mistrial», cioè un annullamento, perché la giuria non era riuscita a raggiungere un verdetto; il processo è stato ripetuto e in aprile Cosby è stato giudicato colpevole.
Il procuratore aveva chiesto una sentenza dura «per via di chi è lui dietro la sua maschera, dietro il personaggio che ha alimentato per tutti questi anni e che ha usato per mietere vittime: ma nessuno è al di sopra della legge». Il suo avvocato difensore, invece, aveva chiesto una sentenza leggera perché «un uomo cieco di ottantuno anni e non autosufficiente non può essere considerato pericoloso».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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