L'impatto indiretto del Covid ha avuto e potrà ancora avere conseguenze gravi e a lungo termine. La Società Italiana di Chirurgia, Sic, rilancia l'allarme: oltre 400mila interventi e più di un milione di ricoveri annullati nel 2020. Un rallentamento che ancora prosegue nel 2021 e le cifre salgono se oltre agli interventi di chirurgia generale si aggiungono quelli specialistici: un milione di operazioni congelate, calcola la Sic. E ora le liste d'attesa, già sature, si sono allungate in media di tre mesi ma in alcuni casi si arriva a più sei mesi. È stata pesantemente trascurata anche la prevenzione: sono saltati milioni di esami, screening cruciali per la diagnosi precoce, che quasi sempre è la chiave per sopravvivere al tumore.
E gli effetti di questa pandemia indiretta sono già emersi chiaramente nel Regno Unito dove proprio qualche giorno fa sono usciti i dati sull'aspettativa media di vita per i maschi inglesi che è scesa per la prima volta in 40 anni. Soltanto due mesi certo ma si tratta di un'inversione di tendenza dovuta non tanto al Covid quanto a tutti gli altri aspetti della salute trascurati. L'analisi dell' Istituto Nazionale di Statistica inglese mostra come la causa non sia tanto da ricercare nelle conseguenze dirette della pandemia ma in quelle indirette come i tempi di attesa allungati e il rinvio di altre cure. Una ricaduta che per le donne non c'è stata.
Si spalmeranno sui prossimi anni purtroppo le conseguenze degli interventi chirurgici rimandati e delle prestazioni sanitarie cancellate. Nel 2020 sono saltate 400mila operazioni e si contano oltre 1,3 milioni i ricoveri in meno rispetto al 2019. I ricoveri di chirurgia hanno visto una contrazione vistosa ed una diminuzione di circa l'80% dell'attività elettiva. Proprio per questo per iniziativa del sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, una settimana fa presso il ministero è stato istituito un Tavolo Tecnico per recuperare gli interventi sospesi a causa del Covid.
Il professor Francesco Basile, direttore di Clinica chirurgica del Policlinico di Catania e presidente della Sic, spiega che il blocco del 2020 ha gonfiato le liste di attesa e ora è necessario trovare urgentemente «soluzioni per poter garantire in tempi brevi l'intervento chirurgico ad ogni paziente». Anche sul fronte degli interventi ha un ruolo chiave la massiccia campagna vaccinale in corso che ha permesso una ripresa dell'attività di sala operatoria.
Accanto all'emergenza ritardi quella della mancanza di medici in particolare, spiega Basile, «in chirurgia mancano figure specializzate, abbiamo il dovere di preparare adeguatamente e mettere a disposizione nuovi chirurghi velocemente per poter sopperire ai ritardi accumulati occorre un impegno del governo analogo a quello per la campagna vaccinale per reperire e formare professionisti»
Il crollo degli screening per i tumori, oltre un milione e mezzo di esami finalizzati alla prevenzione andati persi denunciato dagli esperti del settore, ha avuto come conseguenza un calo delle diagnosi
soprattutto delle diagnosi precoci con un rischio di mortalità in rialzo. A causa del Covid e dei suoi effetti collaterali nel 2020 in Italia la speranza di vita alla nascita si è ridotta di 1,2 anni attestandosi a 82 anni.
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