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Il "credo laico" di Forza Italia: mobilitazione come nel 1994

Il manifesto presentato ieri dal Cav: i principi liberali sono minacciati da movimenti giustizialisti e ribellisti

Il "credo laico" di Forza Italia: mobilitazione come nel 1994

N oi, donne e uomini liberi d'Italia, ribadiamo la nostra fede nei principi liberali espressi nel «credo laico» di Forza Italia e lanciamo un grido d'allarme per il pericolo che tali principi corrono nel nostro Paese e in Europa.

1 La libertà è la condizione naturale di ogni essere umano. La garanzia della libertà e della dignità di ogni essere umano è la prima e più importante funzione dello Stato.

2 Negli Stati moderni il principio di libertà ha trovato la sua attuazione più compiuta nei sistemi di democrazia rappresentativa propri delle società liberali.

3 La libertà economica è condizione necessaria e non separabile dalla libertà politica, la limitazione dell'una si traduce inevitabilmente in una limitazione anche dell'altra. Il diritto di proprietà è un diritto naturale e una condizione per l'esercizio della libertà.

4 Lo Stato ha il diritto e il dovere di limitare la libertà del cittadino solo in casi estremi, previsti dalle leggi, che non possono mai avere efficacia retroattiva. I giudici devono applicare le leggi avendo come prima cura quella della tutela della libertà e della dignità della persona, dei diritti di proprietà e della sicurezza dei cittadini.

5 Questi principi, sui quali si fonda la comune civiltà europea, sono oggi minacciati dai movimenti pauperisti, giustizialisti, statalisti e ribellisti che in varie forme operano in alcuni Stati europei. Tali minacce pongono in serio pericolo le libertà civili, la libertà economica, lo Stato di diritto, il sistema delle garanzie, la separazione dei poteri, lo sviluppo, il benessere e le opportunità di lavoro per la nostra e per le future generazioni.

Questo pericolo riguarda direttamente il nostro Paese, nel quale la delusione di molti cittadini per gli errori della vecchia politica ha condotto al governo un movimento come i Cinque Stelle, ispirato dall'invidia e dall'odio sociale, nemico delle libertà, del progresso, della democrazia rappresentativa.

Per questo, da responsabili politici di Forza Italia, facciamo appello a tutti coloro che hanno a cuore i principi liberali - persone fisiche, gruppi, categorie, associazioni, forze politiche - affinché compiano una scelta di campo e si uniscano a noi per difendere l'avvenire del nostro Paese, del nostro benessere, della nostra libertà.

Come nel 1994 è l'ora di una grande mobilitazione delle coscienze per noi che rappresentiamo l'Italia seria, onesta, concreta, fattiva.

Chiediamo di unirsi a noi anche agli italiani «dell'Altra Italia», quella che oggi non ha una rappresentanza politica, all'Italia che crede nel lavoro, nello studio, nella competenza, nell'impegno. Lo chiediamo per dare una speranza ai giovani, per costruire un futuro diverso per i nostri figli, per realizzare un nuovo grande progetto politico: un centrodestra rinnovato e unito, nel quale possano riconoscersi gli italiani moderati, ragionevoli e di buon senso.

Vogliamo che quest'Italia sia protagonista della nuova stagione politica, che realizzi, a partire da noi stessi, un profondo rinnovamento, che premi il merito, la capacità e l'impegno.

Ancora una volta diciamo ad alta voce «Forza Italia!».

Siamo sicuri che l'Italia migliore vincerà ancora.

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