Cresima a sedici anni. È l'idea rivoluzionaria lanciata da Ivo Muser, vescovo della Diocesi di Bolzano-Bressanone, una delle più attive sul piano pastorale. Il prelato altoatesino, a seguito dell'approfondimento di un gruppo di lavoro che si è riunito ventidue volte negli ultimi mesi, ha deciso che il sacramento della Cresima, solitamente celebrato attorno ai 13-14 anni, sarà amministrato nella diocesi soltanto a partire dal 16 anni e dopo una preparazione di almeno dodici mesi. Questo nella convinzione che la Cresima abbia bisogno di una maggiore consapevolezza da parte del giovane fedele. «Queste nuove linee guida - ha detto ieri Muser nel corso di una conferenza stampa a Bolzano - nascono dopo un lungo percorso di lavoro avviato alla luce dei notevoli cambiamenti che attraversano la nostra società. Cosa sono i sacramenti? Un momento isolato, un evento o sono un segno concreto della fede, un incoraggiamento a crescere nella fede? La fede è un dono e spero che anche grazie a queste nuove linee guida, che non vogliono allontanare o escludere nessuno, tanti possano accorgersi della bellezza del dono della fede». Le nuove linee guide sono state approvate dalla conferenza dei decani, dal consiglio presbiterale e dal consiglio pastorale ed entreranno in vigore dall'autunno del 2022.
La Cresima è detta anche «confermazione», perché è un sacramento che ha lo scopo di confermare, rafforzare la «grazia battesimale». Da questo punto di vista la Cresima costituisce un «unicum» con lo stesso battesimo e l'eucaristia. Senza Cresima il battesimo continua a essere valido ma «l'iniziazione cristiana rimane incompiuta».
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