Elezioni politiche 2022

Da Crisanti a Lopalco: i risultati elettorali dei virologi dem

Il microbiologo romano diventa senatore Pd e subito parla da politico: "Sconforto per il risultato generale ma l'Italia non si cambia in cinque anni". Lopalco non ce la fa e manda frecciate ai dem

Da Crisanti a Lopalco: i risultati elettorali dei virologi dem

Il microbiologo, ora, sarà anche senatore. L'epidemiologo invece no. Nella loro corsa politica sotto la bandiera del Pd, Andrea Crisanti e Pier Luigi Lopalco non hanno avuto le medesime fortune. In una tornata elettorale dominata dai candidati del centrodestra, a spuntarla in quota dem è stato solo il professore romano, candidato a palazzo Madama come capolista nella circoscrizione Europa. Passando dalle dissertazioni sul Covid ai dibattiti parlamentari, Crisanti diventerà uno dei nuovi volti del partito guidato (per il momento) da Enrico Letta.

Lopalco fuori dal Senato

Niente da fare, invece, per Lopalco, già assessore alla Sanità della regione Puglia sostenuto da Articolo Uno. L'epidemiologo brindisino, candidato in un collegio uninominale della provincia di Lecce, non ce l'ha fatta ed è stato battuto dal leghista Roberto Marti. "La politica fatta nel chiuso delle segreterie dei partiti ha segnato il suo tempo", ha commentato lo scienziato, assicurando però di non essere amareggiato per la débâcle. Sarà. Sta di fatto che il suo primo commento post-voto è sembrato ad alcuni una strigliata al centrosinistra. "Il mio più grosso cruccio è la consapevolezza che la sinistra del nostro Paese non riesca più a parlare a chi non ha lavoro, a chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese... Bisogna tornare fra la gente, riappropriarsi dei circoli di quartiere e rinvigorire l'attivismo", ha affermato il docente dell'università del Salento.

La reazione di Crisanti

Curiosa, invece, l'analisi proposta dal neoeletto senatore Crisanti. Riflettendo sulla generale sconfitta del centrosinistra, il microbiologo ha spiegato all'Adnkronos: "Penso che a questo punto le forze progressiste debbano ragionare su come fare per riconquistare Comune dopo Comune, regione dopo regione. Le vere elezioni saranno fra cinque anni. Perché in Italia di fatto si cambia ogni dieci anni...". Al di là del discutibile calcolo, il professore ha poi aggiunto: "La soddisfazione di essere stato eletto cede allo sconforto per il risultato generale. Sicuramente speravo in qualcosa di diverso, in un'affermazione maggiore del Partito democratico. Ma l'Italia non si cambia in cinque anni. Rispettiamo la volontà degli elettori".

Ora il microbiologo, eletto con 35.962 preferenze, si occuperà in particolare delle istanze degli italiani all'estero. "Non so nulla ancora di come gestirò da adesso in poi l'attività scientifica. Sicuramente ora privilegerò la parte dell’impegno politico, perché ho preso un impegno con gli elettori che intendo mantenere", ha aggiunto lo stesso Crisanti all'indomani delle elezioni. Nelle scorse settimane, tra i temi affrontati dal professore c'era stato anche quello - molto dibattuto - della legalizzazione delle droghe leggere.

Il commento di Bassetti

I risultati elettorali di Crisanti e Lopalco hanno anche suscitato reazioni da parte di alcuni colleghi del mondo scientifico. "Sono molto contento per Andrea Crisanti, spero possa portare in Parlamento il pensiero scientifico. E mi dispiace per Pier Luigi Lopalco.

Quando ci si candida alle elezioni c'è l'incongnita di poter essere eletti o meno ed entrambi conoscevano bene questa possibilità quando si sono candidati", ha osservato ad esempio Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.

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