Crisi dell'industria. Un autunno caldo per il governo

Dall'Ilva a Ideal Standard passando per Valtur e Alcatel: a settembre raffica di tavoli di crisi aperti al ministero dello Sviluppo Economico

Crisi dell'industria. Un autunno caldo per il governo

Un autunno caldo. Per il governo e per l'industria italiana. Infatti da settembre è prevista una raffica di incontri per risolvere diverse crisi aziendali. Si parte con Valtur e si prosegue con Ast (Thyssen) e Lucchini, passando per Alcoa e Pasta Agnesi, per proseguire con Alcatel e Termini Imerese. I tavoli di confronto istituiti al ministero dello Sviluppo economico sono numerosi come l’anno scorso ma dopo alcuni esiti positivi (primo tra tutti il caso Electrolux) e il lavoro svolto nei mesi scorsi, le prospettive di giungere in autunno alla soluzione di alcune importanti vertenze sembrano più a portata di mano.

Il primo appuntamento già fissato è per mercoledì 3 per il gruppo turistico che dopo l’amministrazione straordinaria è passato ad Orovacanze: il ministero vuole verificare lo stato dell’accordo e trovare soluzione a un villaggio in Sicilia rimasto chiuso. Giovedì 4 è la volta di ThyssenKrupp: bloccata dall’intervento del ministro Guidi l’avvio della procedura di mobilità per 550 lavoratori, si tratta ora di rivedere il piano industriale sperando di giungere a un piano di rilancio. Sempre nel settore siderurgico, prosegue il negoziato per Lucchini: si sta infatti trattando in esclusiva la vendita alla società indiana Jindal.

Ottimismo viene manifestato anche per la complessa vicenda Ilva. Nell’agenda del ministero figura anche giovedì 4 l’accordo per Alcatel: il piano prevede la cessione dal 1 ottobre dello stabilimento di Vimercate all’italiana Siae, in modo di salvare un’azienda e rafforzare il settore tlc nazionale. Lunedì 8 settembre è fissato l’incontro tecnico dedicato all’offerta avanzata da Grifa per Termini Imerese, a cui seguirà il 23 il tavolo politico: è stato presentato il piano industriale per la fabbricazione nell’ex stabilimento Fiat di un’auto a motore ibrido e "le discussioni vanno avanti".

Tra il 9 e il 10 è previsto poi il tavolo sulla Solsonica di Rieti: dovrebbero entrare degli investitori italiani che farebbero compiere all’azienda del settore fotovoltaico significativi progressi dal punto di vista tecnologico. Situazione più critica è quella di Ideal Standard, che sarà affrontata al ministero giovedì 11. Il settore (materiali e accessori per bagno) è in difficoltà e l’impresa è controllata da un fondo di private equity: l’obiettivo del ministero è di mantenere occupazione e produzione in Italia. Lo stesso giorno si terrà anche l’incontro per Esaote, azienda del settore della diagnostica medicale, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore efficienza produttiva; a seguire l’appuntamento per la verifica dell’accordo raggiunto l’anno scorso per la produttrice di divani Natuzzi. Il 12 è convocato il tavolo per Pasta Agnesi: il settore agroalimentare va bene ma ci sono singole situazioni di criticità, come quelle dell’azienda di produzione di uova Novelli e quello di prosciutti Crudi d’Italia.

Nella prima metà di settembre dovrebbe poi concludersi la vertenza Breda Menarini: il negoziato con Irisbus e King Jong per la creazione dell’Industria Italiana Bus doveva essere chiuso a luglio ma - spiegano al ministero - "la situazione è complessa" eppure "vicina a soluzione", con l’acquisizione dello stabilimento ex Irisbus ad Avellino.

Per quanto riguarda Indesit, il ministero intende seguire il processo di accorpamento con Whirlpool. Resta però la crisi della Antonio Merloni, con 1.300 lavoratori che andranno in mobilità a fine ottobre. Infine vi è la situazione complessiva della Sardegna: Alcoa, piano Sulcis, Euroallumina, biochimica. Per la prima resta aperta la discussione con Glencore e con Klesh, mentre il ministero valuta la questione del costo dell’energia. L’obiettivo è offrire prezzi competitivi e convincere così ad investire. Gli incontri sono previsti a cavallo di agosto-settembre.

Il piano Sulcis - riconoscono al Mise - "fatica ad andare avanti" e l’impegno è "compiere ora dei passi significativi". Abbattimento dei costi dell’energia e investimenti sono previsti anche per Euroallumina: l’accordo indica la ripresa della produzione nell’arco di 18 mesi.

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