Crosetto accelera sul progetto per i caccia di sesta generazione

Il jet sarà pronto per l'impiego nel 2035. Progettato per le minacce di Cina, Russia e Nord Corea

Crosetto accelera sul progetto per i caccia di sesta generazione
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Il G7 della Difesa di Napoli si chiude con il trilaterale Italia-Giappone-Regno Unito. Mattinata di lavoro per il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha incontrato gli omologhi di Giappone e Regno Unito Gen Nakatani, e John Healey. Al centro del trilaterale, che chiude il summit di Napoli, il piano per la realizzazione del famoso caccia da combattimento di sesta generazione Global combat air programme (Gcap). Il vertice a tre arriva a poche settimane dalla ratifica al Senato del disegno di legge sulla Gcap inter-governmental organisation (Gigo), presentato dal Consiglio dei ministri di lunedì 22 luglio 2024, su proposta dei ministri degli esteri, Antonio Tajani, e della Difesa, Crosetto.

I ministri di Giappone, Regno Unito e Italia hanno concordato di accelerare lo sviluppo congiunto del jet da combattimento di nuova generazione, che sarà pronto per l'impiego nel 2035. È progettato per rafforzare la cooperazione di fronte alle crescenti minacce da Cina, Russia e Corea del Nord. Il jet sostituirà gli F-2 in pensione del Giappone, sviluppati congiuntamente con gli Stati Uniti e il Tempest britannico. Diverse aziende private, tra cui la giapponese Mitsubishi Heavy Industries, la britannica Bae Systems Plc e l'italiana Leonardo, prendono parte al progetto. Gigo, che avrà sede nel Regno Unito e sarà guidata da un funzionario giapponese, supervisionerà lo sviluppo dell'aereo.

«Per affrontare le crisi, in ogni parte del mondo, non basta più l'attenzione di una singola comunità di Paesi, ma serve l'impegno corale e il coinvolgimento di tutti» rilancia su X il ministro Crosetto a conclusione del G7. Il vertice di Napoli è stata inoltre l'occasione per fare il punto sui principali dossier e fronti caldi. Fermo sostegno all'Ucraina, immediata de-escalation lungo il confine tra Libano e Israele e fronte comune contro la manipolazione dell'informazione, la più potente arma delle dittature per destabilizzare le democrazie occidentali. Al G7 di Napoli hanno preso parte anche il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, il neosegretario della Nato Mark Rutte e Josep Borrell, alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri. «Importante» l'incontro del G7 Difesa a fronte del furioso attacco della Russia in Ucraina.

«La riunione formato Difesa del G7 è fondamentale mentre continua la guerra in Ucraina, ma dobbiamo anche tenere conto delle crisi in Medio Oriente e nell'Indo Pacifico» ha affermato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in un'intervista a In mezz'ora, mentre la Corea del Nord si prepara a l'ingresso ufficiale nel conflitto tra Russia e Ucraina.

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