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L'avvertimento di Crosetto su Putin: "Qual è la cosa più stupida da fare..."

L'ex coordinatore nazionale di Fratelli d'Italia ha espresso un giudizio negativo nei confronti del presidente russo

L'avvertimento di Crosetto su Putin: "Qual è la cosa più stupida da fare..."

La scelta del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere l'indipendenza delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk ha scatenato una vera e propria bufera nel mondo dell'Ue, ed anche in Italia. Intervenuto per commentare quanto avvenuto nella serata di ieri, Guido Crosetto è stato molto duro nei confronti del presidente russo, definendo la sua decisione come "spregiudicata e pericolosa".

Nella serata di ieri, Vladimir Putin ha firmato in diretta televisiva il documento in cui riconosce l'indipendenza del Donbass, ed ha inoltre affermato che le forze russe si recherenno in quel territorio al fine di assicurare la pace. Una scelta che ha ovviamente provocato la reazione del presidente ucraino Zelensky, il quale ha risposto di non aver affatto paura di Mosca, e di aspettarsi il sostegno da parte dei suoi alleati.

Molto severo il giudizio dell'ex coordinatore nazionale di Fratelli d'Italia, che attacca apertamente il presidente Putin. "La mossa di Putin è spregiudicata e pericolosa perché ha voluto spezzare la corda", ha scritto Crosetto sulla propria pagina Twitter, "lasciando ai suoi nemici, alla NATO, quindi a noi, la necessità di una reazione, che non può che essere dura". Ma che cosa intende Crosetto per "reazione dura"? Ad un utente che gli chiedeva se non fosse necessario agire per vie violente, l'ex coordinatore nazionale di FdI ha risposto: "No, non saremmo in grado e i precedenti non sono buoni". Già tempo addietro Crosetto si era detto contrario ad azioni dell'Occidente che potessero spingere ancora di più la Russia verso la Cina: "La cosa più stupida che l’Occidente (in primis l’Europa) può fare è spingere la Russia verso Pechino. Mi pare ci stia riuscendo", aveva sentenziato.

Insomma, a quanto pare l'azione di Putin, che ha chiesto a Kiev di fermare immediatamente le operazioni militari, porterà a delle sanzioni.

Una "raffica di sanzioni" che il premier britannico Boris Johnson ha annunciato già per la giornata di oggi.

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