Governo

Cuneo giù del 3% e soldi alle famiglie. Zero Iva sul pane. Lo scudo fiscale fuori dalla manovra

Forza Italia soddisfatta per la "direzione" presa sulle imposte. Verso uno stop agli sconti per la benzina. Fitch: "Rating confermato"

Cuneo giù del 3% e soldi alle famiglie. Zero Iva sul pane. Lo scudo fiscale fuori dalla manovra

Stretta sul reddito di cittadinanza per recuperare risorse da destinare a un taglio del cuneo fiscale maggiore rispetto alle aspettative e che infatti raggiunge il 3% (con un costo stimato di almeno 6 miliardi) e l'aumento delle soglie del credito di imposta dal 30 al 35%.

Secondo quanto emerso nella riunione di maggioranza tra il premier Meloni, il ministro dell'Economia Giorgetti e i capigruppo di maggioranza l'intenzione sarebbe la revoca del sussidio entro sei mesi agli «occupabili», cioè coloro che sono abili al lavoro. Si intensificheranno inoltre i controlli per verificare che i percettori siano residenti in Italia e abbiano effettivamente diritto alla prestazione.

Giorgetti si è appellato alle forze politiche: «Confido nel fatto che con responsabilità sosterranno questo approccio». Nel corso del vertice si è inoltre parlato della possibilità - sul modello della Francia - di eliminare gli incentivi sulla benzina, lasciandoli solo sul gasolio per recuperare 2 miliardi e mezzo. Il governo intende inoltre azzerare almeno per un anno l'aliquota Iva (ora al 4%) su beni essenziali come pane, pasta e latte con lo scopo di tutelare redditi bassi, giovani e anziani. La riunione di maggioranza è servita anche per far giungere all'esecutivo le prime richieste dei partiti. Forza Italia ha fatto sapere che intende chiedere una decontribuzione totale per i neoassunti under 36 e disoccupati da almeno 12 mesi con tassazione Irpef al 5% nonché la cancellazione delle autorizzazioni preventive per le opere edilizie e di ristrutturazione. La voluntary disclosure per il rientro dei capitali dall'estero, invece, dovrebbe essere rinviata a tempi migliori. Non se n'è discusso. La manovra parte in ritardo e il confronto con l'Ue rischia di allungare ulteriormente tempi già ridotti. Confermato, invece, l'impegno a favore della natalità. Dal ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, è giunta la proposta di raddoppiare dal 2023 la maggiorazione dell'assegno unico per le famiglie con quattro o più figli, che passerebbe da 100 a 200 euro. Si pensa anche a una maggiorazione di 100 euro anche per le famiglie con gemelli fino a 3 anni. Il pacchetto per i nuclei famigliari varrà almeno un miliardo. Il ministro Urso ha proposto la proroga del bonus tv e decoder. Al momento sono confermate le altre previsioni emerse negli ultimi giorni, a partire dall'estensione della flat tax al 15% per autonomi e partite Iva con ricavi fino a 85mila euro. Per flessibilizzare i pensionamenti la linea-guida è «Quota 103» (62 anni di età con 41 di contributi) e saranno prorogate Ape social e Opzione Donna. Si è parlato dell'innalzamento delle pensioni minime a 1.000 euro per chi ha un Isee basso come chiede Fi che, però, insisterà in quanto la misura costa 2 miliardi dai 75 anni in su, come detto dal capogruppo alla Camera Cattaneo. Fonti di Forza Italia fanno comunque notare che «le ipotesi discusse a Palazzo Chigi vanno nella giusta direzione» indicata dagli azzurri, ossia «flat tax estesa, pace fiscale, azzeramento Iva sui prodotti di primo consumo e per l'infanzia, detassazione sui nuovi assunti, aumento delle pensioni più basse». Sul fronte cartelle si punta allo stralcio fino a mille euro per le annualità fino al 2015, pagamento dimezzato per le cartelle tra i mille e i 3mila euro e sanzioni al 5% con rateazioni lunghe per quelle di importo superiore ma non è escluso che questa misura si applichi a partire dalle cifre superiori a mille euro. In manovra verrebbe inserito anche il rialzo a 5mila euro del tetto al contante. Si pensa anche a una rateizzazione delle tasse dichiarate ma non pagate degli ultimi 3 anni. Difficile reperire le risorse. L'entità della manovra, infatti, resta intorno ai 30-32 miliardi, di cui 21 miliardi al finanziamento delle misure contro il caro-energia fino a fine marzo. Il reperimento degli ulteriori 10 miliardi potrebbe essere demandato a un decreto fiscale collegato alla manovra in cui inserire anche la revisione al 33% dell'aliquota della tassa sugli extraprofitti delle imprese energetiche nonché una tassa sulle consegne a domicilio.

In tarda serara Fitch ha confermato il giudizio «BBB» sull'Italia con outlook «stabile».

Commenti