Economia

Imu e Tari: occhio a queste novità. Cosa cambia

Nelle ultime ore circola un documento che contiene 48 articoli completi e 10 senza testo, nell’attesa dell’approvazione in consiglio dei ministri

Imu e Tari: occhio a queste novità. Cosa cambia

Il decreto legge “Sostegni bis” è atteso in consiglio dei ministri questa settimana per l’approvazione. Nelle ultime ore circola una bozza che contiene 48 articoli completi e 10 senza testo. Ciò conferma che il provvedimento è ancora in via di definizione e i tempi per il varo potrebbero anche slittare. Nel documento, comunque, sono trattati diversi argomenti: dai ristori allo stop all'Imu, passando per gli aiuti alle famiglie e alle agevolazioni per i mutui sulla prima casa per gli under-26. Queste dovrebbero essere alcune delle principali misure sul tavolo di discussione. I nuovi ristori dovrebbero riguardare le partite Iva, per un ammontare pari a circa 14 miliardi di euro.

I contributi a fondo perduto seguirebbero due canali: quelli automatici (11,1 miliardi di euro), con lo stesso schema e lo stesso importo di quello di marzo, senza bisogno di presentare istanza, e quelli sotto forma di credito di imposta di massimo 150mila euro, con la presentazione di istanza per le partite Iva che nel secondo periodo d'imposta antecedente non abbiano registrato ricavi superiori ai 10 milioni di euro e che abbiano subìto una perdita del fatturato medio mensile di almeno il 30 per cento nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021 rispetto al periodo compreso tra il primo aprile 2019 e il 31 marzo 2020. L'onere in questo caso sarebbe di quasi 3 miliardi di euro.

Stop, invece, all'Imu di giugno per le attività beneficiarie dei ristori a fondo perduto. L'esenzione si applicherebbe solo agli immobili nei quali i soggetti passivi esercitano le attività di cui siano anche gestori. Costo dell'operazione 216 milioni di euro per l'anno 2021. La bozza del decreto legge “Sostegni bis” stanzierebbe anche 600 milioni di euro a favore dei Comuni per le agevolazioni sulla Tari, la tassa sui rifiuti. “In relazione al perdurare dell'emergenza epidemiologica, al fine di attenuare l'impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell'esercizio delle rispettive attività, è istituito, nello stato di previsione del ministero dell'Interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l'anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della Tari”, si legge nella bozza.

La Plastic tax dovrebbe slittare ancora, al primo gennaio 2022. Nel documento viene prorogato al 31 maggio il credito d'imposta sugli affitti commerciali, mentre si va verso lo stop del pagamento del canone Rai per pub, bar e ristoranti. Un fondo di 500 milioni di euro sarebbe destinato per misure di economia sociale a vantaggio delle famiglie. Nella fattispecie, si tratterebbe di aiuti alimentari, contributi per il pagamento degli affitti e delle utenze domestiche. Proroga al 31 dicembre 2021, ancora delle deroghe per l'accesso al fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui relativi all'acquisto della prima casa. Il decreto dovrebbe prorogare, poi, il reddito di emergenza di altri due mesi, giugno e luglio.

Tra le altre norme della bozza ci sarebbero le agevolazioni in materia di imposte indirette per l'acquisto della prima casa da parte degli under 36. Sul fronte delle smart working, il testo dovrebbe prevedere una proroga al 30 settembre per il settore privato. Ben 10 articoli hanno solo il titolo, mentre manca il testo.

Non ci sono ancora notizie su norme molto attese, come quella sull'Alitalia, ma anche sulle misure per il settore ferroviario, per la scuola e il trasporto pubblico locale, senza dimenticare il capitolo vaccini internazionali.

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