D'Alema contro la "destra barbarica". Salvini: "Ruspa anche per lui"

D'Alema: "Se gli immigrati che vivono e lavorano in Italia se se ne andassero come dice Salvini, da domani non si pagherebbero più le pensioni agli italiani". Il segretario del Carroccio: "Noi vogliamo espellere clandestini, ciabattanti e delinquenti, non gli immigrati perbene, integrati e con i documenti in regola"

D'Alema contro la "destra barbarica". Salvini: "Ruspa anche per lui"

È il solito Massimo D'Alema. Quello che lancia stoccate a destra e a manca e che rivendica il proprio operato. Relativo al passato, però. Ed è proprio il passato il perno sul quale il premier Matteo Renzi farebbe bene a porre la basi delle prossime azioni, secondo l'ex presidente del Consiglio. Come per esempio, la riforma della legge Bossi-Fini. "Vorrei che nell'agenda delle riforme del governo ci fosse anche questa riforma, è una legge criminogena", ha chiesto Massimo D'Alema all'esecutivo dalla festa nazionale dell'Unità.

"Sono lieto che il Pd sia il primo partito progressista europeo, ma bisognerebbe dire "ancora": perché dal 41% delle Europee oggi i sondaggi ci danno al 30%: qualcosa è successo, e ci siamo persi per strada 2 milioni di elettori, il Pd non esercita un ruolo di leadership all'interno dell'Unione europea", ha tuonato l'ex presidente del Consiglio. Che poi ha aggiunto: "Non dico che bisogna sempre ispirarsi al passato ma nemmeno sputarci sopra per far finta di essere grandi. Berlusconi lo abbiamo combattuto e non abbiamo perso tempo, alcune politiche dell'Ulivo sono ancora dei punti di riferimento". Insomma, secondo D'Alema il Pd dovrà presto decidere se "allearsi con la destra o ricostruire il centrosinistra. Sono due alternative e ci troveremo di fronte a questa scelta: andremo alle elezioni con Alfano, Cicchitto e Verdini o cercheremo di ricostruire il centrosinistra? Quello con i conservatori è un abbraccio mortale, come si è visto con i socialisti greci. Io voglio capire da studioso cosa farà il Pd".

Infine non poteva mancare la stoccata al veleno contro quella che definisce la "destra barbarica" sul tema dell'immigrazione. "Se gli immigrati che vivono e lavorano in Italia se se ne andassero come dice Salvini, da domani non si pagherebbero più le pensioni agli italiani". Ciò premesso, ha aggiunto l'ex premier, anche il centrosinistra a livello europeo si deve interrogare su come gestire un fenomeno che sta rischiando di essere percepito in maniera sproporzionata dai cittadini. "Se si vuole sconfiggere una destra barbarica non bisogna contrapporre solo i valori dell'umanità ma anche una capacità di gestione della crisi, perché se si crea la percezione dell'invasione non servirà solo il senso di umanità" per convincere le persone del contrario.

La risposta del leader della Lega è arrivata a stretto giro di posta. "D'Alema: 'Se gli immigrati se ne andassero dall'Italia, come dice Salvini, non ci sarebbero i soldi per pagare le pensioni agli italianì.

Questo non capisce una mazza, come Renzi". Così Salvini in un tweet. "Noi vogliamo espellere clandestini, ciabattanti e delinquenti - puntualizza - non gli immigrati perbene, integrati e con i documenti in regola. Ruspa per D'Alema, Renzi e i Piddini".

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