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Dallo sbarco a Quarto al matrimonio tra specie: tutto il Sibilia show

Con la confusione fatta sull'Unità nazionale, si allunga l'elenco delle gaffe di Carlo Sibilia da quando siede in Parlamento. Ecco tutta la fantasia dimostrata dall'attuale sottosegretario al ministero dell'Interno

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Carlo Sibilia entra in Parlamento con il MoVimento 5 Stelle nel 2013 e non smette più di stupire. L'ultima gaffe in ordine di tempo è quella sulla confusione tra la nascita della Repubblica italiana e la ricorrenza dell'Unità nazionale. Ne sono passati di anni ma lo stile è riconoscibile.

Il sottosegretario al ministero dell'Interno, come abbiamo spiegato, ha twittato sulla Repubblica italiana, mentre oggi si festeggiano Unità, Inno, Costituzione e Bandiera. Ma siamo nel novero di errori o simili cui siamo stati abituati, in specie quando a dire la loro sono esponenti eletti con la formazione politica fondata da Beppe Grillo.

Il problema, in questa circostanza specifica, è anche che la Repubblica è parecchio successiva all'Unità nazionale in termini temporali. Ma la lista delle imprecisioni o peggio è lunga.

Al netto delle accuse di complottismo mosse nei confronti del parlamentare grillino nel corso di tutti questi anni, si può partire dal "Ttip" da cui Trump, per Sibilia, era in procinto di far uscire gli Stati Uniti. In realtà, la sigla abbreviata del Trans-Pacific Partnership è TTP. Poco male: in quel caso si era trattato di aggiungere una lettera. Era il 2017 ed il pentastellato aveva già dato prova di fantasia al potere.

Tralasciando pure quell'"andrebbe arrestato" riferito a Mario Draghi (un tweet poi rimosso, come ha raccontato Fabrizio Boschi), arriviamo dritti al clou: Carlo Sibilia, sempre a mezzo cinguettio, ha messo in discussione la veridicità dello sbarco sulla Luna. Questione su cui poi è tornato, anni dopo, utilizzando toni simili e parlando di "mezze-verità". E poi c'è quel "Dio creò il mondo in tre giorni" che avrebbe dovuto metaforizzare una vicenda tutta politica ma che avrà fatto balzare dalla sedia più di qualche biblista (e non solo). Non è finita.

Celebre anche "lo sbarco a Quarto" dei Mille. Per l'esattezza, Sibilia se ne è uscito così: "Vai Rosaaaaaaaa! Viva Quarto! Da quello in Liguria sbarcarono i mille ;) Sarà profetico?". I Mille non sono mai sbarcati a Quarto, che è invece il luogo, un quartiere di Genova, da cui è iniziata l'epopea nazionale. La cittadina dove sbarcarono è la siciliana Marsala. E andiamo avanti.

Una delle prime gaffe meriterebbe forse un capitolo a parte. Sibilia aveva appena esordito in Parlamento ma avanzava già proposte che avrebbero fatto la storia della cronaca politica contemporanea: "Discutere una legge che dia la possibilità agli omosessuali di contrarre matrimonio (o unioni civili), a sposarsi in più di due persone e la possibilità di contrarre matrimonio (o unioni civili) anche tra specie diverse purché consenzienti".

Sì, c'è proprio scritto "matrimonio anche tra specie diverse purché consenzienti".

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