Un miliardo di euro in munizioni. Li riceverà l'Ucraina dall'Unione Europea entro dodici mesi in base al piano approvato ieri dal consiglio degli Affari Esteri a Bruxelles. «Gli Stati membri - dice l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell (nella foto) - stanno aumentando la spesa e gli investimenti per la difesa. Collettivamente, dall'inizio della guerra contro l'Ucraina, i Paesi dell'Ue hanno annunciato aumenti della spesa per la difesa che si stima in 70 miliardi di euro in più entro il 2025. Spendere insieme deve diventare la norma anziché l'eccezione. E per la prima volta l'Ue sostiene gli Stati membri nell'acquisto congiunto di munizioni».
Borrell ha poi chiesto di evitare «battaglie di competenze ed ego», specificando di non vedere alcun problema nell'intenzione della Germania di essere capofila per un consorzio di Stati sulla donazione delle munizioni. «Se la Germania ha un modo per dare munizioni in modo rapido ed economico, bene». Soddisfazione a Kiev. «La necessità più prioritaria è quella delle munizioni per l'artiglieria. Non si tratta solo di quantità, ma anche di velocità di approvvigionamento: prima avremo il maggior numero possibile di proiettili più vite saranno salvate», dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba nel suo intervento al Consiglio Affari Esteri. L'Ucraina ha bisogno di un milione di proiettili di artiglieria da 155mm entro un anno.
Al piano non parteciperà l'Ungheria, che userà lo strumento dell'astensione costruttiva per non opporsi al piano dell'Ue. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjártó, ribadendo la necessità di una «pace il prima possibile». Il contributo ungherese allo Strumento europeo per la pace (Epf) sarà utilizzato per il rafforzamento della stabilità nei Balcani occidentali e la riduzione della pressione migratoria.
Un altro miliardo di euro sarà utilizzato per acquisti congiunti di munizioni. Diciotto Paesi hanno già firmato il piano dell'Agenzia europea per la difesa (Eda) in merito. Tra essi Francia e Germania ma non l'Italia, che però potrebbe unirsi in un secondo momento.
E l'Ue è pronta a erogare «questa settimana» una nuova tranche di aiuti da «1,5 miliardi di euro» per Kiev come parte del pacchetto di assistenza macrofinanziaria per il 2023 concordato a dicembre. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in audizione al Parlamento europeo. Una prima tranche da 3 miliardi di euro era stata versata a gennaio.
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