La D'Amico nei guai per evasione fiscale: «Sono stata truffata»

La conduttrice Sky, indagata per non aver pagato l'Irpef per 400mila euro, accusa il commercialista

I l gossip sulla sua presunta gravidanza ormai è destinato a passare in secondo piano: fa più notizia una nota giornalista televisiva pizzicata dalla Finanza, che un bebè in arrivo. Dopo essere stata fotografata in spiaggia con un pancino sospetto che confermerebbe le indiscrezioni sulla sua maternità, Ilaria d'Amico finisce nei guai con il fisco.

La compagna del portiere della Juventus Gigi Buffon è indagata dalla Procura di Roma per evasione fiscale. I magistrati la accusano di non aver versato l'Irpef per circa 400mila euro, somme percepite per il suo lavoro su Sky e su La7, tra il 2009 e il 2011. L'indagine è partita nel giugno del 2013 a Milano, con un accertamento effettuato dalla polizia tributaria della Finanza. Poi il fascicolo è stato inviato a Roma per competenza e il pm Antonino Di Maio ha indagato la conduttrice Tv per violazione della legge tributaria, reato previsto dall'articolo 4/74 del 2000, lo stesso recentemente contestato al calciatore Antonio Cassano. Un'accusa che la D'Amico ha fin dal primo momento respinto, sostenendo di essere stata tratta in inganno dal suo commercialista, nonostante fosse un professionista fidato, vicino alla sua famiglia. Infatti nel dicembre del 2013, dopo aver subito l'accertamento fiscale, la giornalista sportiva lo aveva denunciato per truffa e ora la querela è agli atti della Procura, che potrebbe decidere di riunire i due procedimenti. L'indagine è ancora in una fase iniziale e non è escluso che la D'Amico possa essere presto convocata per essere ascoltata dagli inquirenti.

Il legale della giornalista è certo che tutto si risolverà e che verrà dimostrato come la conduttrice non ha mai cercato di sottrarsi al Fisco. «Si tratta di un'errata contabilizzazione di costi ienerenti la propria attività professionale - spiega l'avvocato Carlo Longari - che ha portato Ilaria D'Amico a una denuncia per truffa nei confronti dell'ex commercialista di famiglia». «In riferimento alla notizia inerente il coinvolgimento della signora d'Amico in una indagine avviata a Milano ed oggi pendente presso la Procura di Roma per violazione di norme di carattere tributario - continua il penalista - preciso che si tratta di fatti generati dall'errata contabilizzazione di costi inerenti la propria attività professionale. Questi stessi fatti sono noti alla signora d'Amico fin dal 2013 ed hanno determinato, nel momento della loro emersione, la presentazione il 28 dicembre 2013 di una denuncia querela per truffa nei confronti dell'ex commercialista di famiglia.

È quindi da escludersi qualsiasi volontà di frodare il fisco da parte della signora d'Amico, che al contrario sta collaborando con la Finanza al fine di arrivare ad un rapido accertamento della vicenda e per veder tutelate le proprie ragioni».

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