Il Canada fa infuriare Donald Trump e il presidente Usa blocca i negoziati commerciali con il Paese vicino. A scatenare l'ira del tycoon è una campagna pubblicitaria anti-dazi sponsorizzata dal governo della provincia dell'Ontario che cita Ronald Reagan, icona del conservatorismo statunitense, affermando che le tariffe "danneggiano ogni americano". "A causa del loro comportamento vergognoso, tutti i colloqui commerciali con il Canada sono con la presente terminati", tuona Trump su Truth, definendo lo spot "falso" e "oltraggioso". La sua amministrazione ha imposto una tassa del 35% su molte importazioni, oltre a dazi individuali mirati a settori specifici come l'industria automobilistica e siderurgica (che ha colpito in modo particolare l'Ontario). The Donald ha concesso esenzioni per i beni che rientrano nell'accordo di libero scambio con Messico e Canada, negoziato durante il suo primo mandato, ma il leader di Ottawa Mark Carney, dopo la sua elezione a inizio del 2025, ha tentato di raggiungere un'intesa che alleggerisca i dazi statunitensi. "Non possiamo controllare la politica commerciale degli Usa", ha detto il premier canadese dopo la rottura. "Restiamo pronti a riprendere i colloqui quando anche gli Usa lo saranno", ha proseguito, spiegando che il Paese può stringere "nuove partnership, anche in Asia". Ma a fine giornata, a causa delle tensioni, l'Ontario ha sospeso lo spot.
La pubblicità che ha fatto arrabbiare Trump mostra l'estratto di un discorso radiofonico di Reagan del 1987 incentrato sul commercio estero. L'ex presidente esortava il Congresso a non perseguire politiche protezionistiche contro il Giappone con una dura critica ai dazi. "Quando qualcuno dice imponiamo dazi sulle importazioni dall'estero, sembra che stia facendo una mossa patriottica, proteggendo i prodotti e i posti di lavoro americani. E a volte, per un breve periodo, funziona. Nel lungo periodo, tali barriere commerciali danneggiano ogni americano, lavoratore e consumatore", sono le parole nello spot. La Ronald Reagan Foundation ha fatto sapere che lo spot ha utilizzato audio e video in maniera "selettiva", "travisando il discorso radiofonico" di Reagan. Sarebbe stata questa reazione - per il New York Times - a scatenare la reazione di Trump. Il Canada, intanto, ha annunciato la riduzione delle quote di importazione esenti dai dazi per le case automobilistiche Stellantis e General Motors in risposta alla loro decisione di ridurre la produzione nel Paese portandola al 50% e al 24,2%.
E si inasprisce anche il fronte con il Venezuela e la Colombia. Un attacco americano contro un'imbarcazione presumibilmente gestita da una banda di narcotrafficanti venezuelani ha ucciso sei persone nel Mar dei Caraibi e una nave da guerra americana arriverà in queste ore nell'area per esercitazioni congiunte al largo del Paese. "Se sei un narcoterrorista che traffica droga nel nostro emisfero, ti tratteremo come trattiamo Al-Qaida. Giorno e notte, mapperemo le tue reti, rintracceremo i tuoi uomini, ti daremo la caccia e ti uccideremo", ha detto il capo del Pentagono Pete Hegseth.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha lanciato un appello: "Nessuna guerra folle, per favore". Quanto alla Colombia, l'Amministrazione Trump ha imposto sanzioni contro il presidente Gustavo Petro, intensificando lo scontro con Bogotá, accusata da Washington di favorire il traffico internazionale di droga.