Coronavirus

De Luca: "Se i contagi non calano chiudiamo tutto"

Nel corso di una diretta Facebook, il governatore della Campania minaccia di chiudere tutto se non vengono rispettate le regole, e invita i cittadini a riflettere sui numeri degli ultimi giorni. Anche la Regione Calabria prende nuovi provvedimenti

De Luca: "Se i contagi non calano chiudiamo tutto"

Il riconfermato governatore della Campania Vincenzo De Luca fa il punto della situazione sanitaria in cui si trova la propria Regione, e torna a minacciare nuove chiusure nel caso la curva dei contagi non riprenda ad abbassarsi. Nel corso della sua ormai consueta diretta su Facebook, De Luca, divenuto noto per le sue stravaganti comunicazioni via social, ha affermato che il tempo degli scherzi è terminato, adesso i suoi cittadini devono rispettare le regole per evitare un ulteriore incremento dei contagi da Covid-19.

"Siamo in una fase delicata, nei prossimi giorni se non avremo dati tranquillizzanti ripercorreremo senza esitazione quanto già fatto per fermare movida, luoghi di ritrovo, discoteche. Siamo nel pieno dell'epidemia, se la curva continua a salire chiuderemo tutto. Se l'alternativa è tra avere morti in strada o fare una allegra passeggiata, non ci sarà alcun dubbio", ha dichiarato il governatore, come riportato dal "Corriere". Oggi, infatti, la Campania ha registrato 253 nuovi casi positivi, di cui 156 solo nella zona di Napoli e province. "Siamo in una situazione di piena epidemia, la seconda ondata di cui parlavamo è già in atto. La situazione è delicata, grave, seria", ha aggiunto il presidente della Regione, utilizzando toni per nulla rassicuranti. "Se abbiamo deciso di rendere obbligatorio l'uso della mascherina è semplicemente perché siamo in una situazione che dal punto di vista del numero dei contagiati è più pesante di marzo, aprile e maggio, con l'aggravante che siamo all'apertura dell'anno scolastico, cosa che non avevamo allora. Vi prego di riflettere su questi numeri e ritrovare la consapevolezza e responsabilità necessaria ad affrontare questa fase per garantire sicurezza alle famiglie. Non si scherza più".

Il governatore ha quindi inviatato i cittadini a riflettere sugli ultimi numeri emersi in seguito ai test effettuati dal sistema sanitario. "Dopo l'ordinanza di ieri che prevede l'obbligo dell'uso della mascherina per tutti i nostri concittadini per tutta la giornata, ci sarà un periodo di 24 ore di tolleranza. Le polizie municipali e le forze dell'ordine avranno un minimo di tolleranza avvertendo chi non porta la mascherina. Passate le 24-48 ore devono partire con le contravvenzioni da 1000 euro", ha poi informato. "Chiedo formalmente al ministero dell'Interno di sapere qual è il piano di intervento per garantire l'applicazione delle ordinanze nazionali e regionali. Se si fanno ordinanze e nessuno controlla che vengano rispettate, stiamo prendendo in giro gli italiani".

La diretta di De Luca è stata poi commentata dal rivale Stefano Caldoro, che sempre su Facebook ha dichiarato: "L'allarme di voler chiudere tutto è giustificato da dati che ci nasconde? Quelli divulgati non motivano una chiusura. La condizione attuale dimostra che De Luca non ha mai avuto il controllo dell'emergenza. Invece di fare confusione perché non si preoccupa di aprire gli ospedali Covid non ancora collaudati? La campagna elettorale è finita ma le sceneggiate continuano. Nostro dovere è denunciare e proporre".

A prendere provvedimenti non è comunque solo il presidente della Regione Campania, anche in Calabria è infatti scattato l'obbligo delle mascherine all'aperto per tutti i cittadini, escusi i bambini di età inferiore ai 6 anni e tutte quelle persone con disabilità tali da impedire loro l'uso del Dpi. Questo quanto si legge nell'ordinanza n. 68 emessa dalla governatrice Jole Santelli . La mascherina deve essere indossata sia all'interno degli edifici che all'esterno per tutto il giorno ed a prescindere dalla distanza fra gli individui.

Gli assembramenti sono ovviamente vietati, ed è in vigore l'obbligo di rilevazione della temperatura corporea all'entrata degli enti aperti al pubblico.

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