
Il "De Luca show" questa volta sfocia nel grottesco. Il presidente della Regione Campania, che non è "preoccupato" per il virus del West Nile (i morti in Campania sono diventati cinque, nove in totale), si dedica invece a uno scontro pubblico con una dirigente del ministero della Salute. Maria Rosaria Campitiello (foto), che dirige il dipartimento per la Prevenzione, è finita nel mirino del governatore durante un evento scientifico. Peccato, perché l'incontro sarebbe servito a presentare una terapia per una malattia genetica rara. La conseguenza della patologia in questione è la cecità. De Luca però, che ha voglia di polemiche e che con la Campitiello sembra avere il dente avvelenato, prende la palla al balzo e attacca la dirigente, che è anche la compagna di Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri, di Fdi e probabile candidato presidente del centrodestra in Campania. C'è "un ricatto del governo che non fa uscire la Campania dal piano di rientro sanitario", esordisce l'esponente del Pd. La dirigente risponde a tono: "Con simpatia ascolto i suoi show, se il presidente ritiene che sia un ricatto politico del governo lo invito a denunciare. Se la Campania può uscire dal piano di rientro, lo dimostrerà il 4 agosto (la data della riunione al ministero, ndr) altrimenti dovremmo aspettare un po'di tempo". Il governatore campano però insiste: "Devo dire che la dottoressa sbaglia perché i numeri li abbiamo già presentati, abbiamo già superato gli obiettivi. Consiglierei alla Campitiello di non avventurarsi sul piano politico. Facciamo le persone serie". La manager non arretra: "Io sto sul piano tecnico, in ogni caso il 4 agosto vedremo". Poi il presidente campano, a margine, dà alla dottoressa della "inadeguata" e della "impreparata" per affrontare un'eventuale epidemia di West Nile. La manager sarebbe stata "assunta per ragioni di clientelismo politico, per via di parentele", incalza De Luca. E il ministero sarebbe "una bottega di famiglia". Dichiarazioni pesanti, a cui il mondo scientifico decide di replicare. Il direttore della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli IRCCS, professor Antonio Gasbarrini, non entra "in dinamiche personali" o in "polemiche che nulla hanno a che vedere con la competenza e la serietà delle persone". E specifica: "Per quanto mi riguarda Maria Rosaria Campitiello è sempre stata una dirigente corretta e preparata, con cui ho avuto modo di collaborare in contesti istituzionali. Il suo lavoro al ministero è sempre stato improntato alla professionalità e al rispetto dei ruoli". Positivo anche il giudizio del Magnifico rettore del San Raffaele di Milano, il professor Enrico Gherlone, che dichiara: "Collaboro da molti anni con il ministero della Salute, quindi alla luce anche delle recenti esperienze con questa nuova governance che va dal ministro a cascata con tutta la riorganizzazione, posso confermare un efficiente virtuosismo attraverso i dipartimenti ed i loro direttori compresa la dottoressa Campitiello, a dispetto delle recenti e sterili critiche che alle volte colpiscono la governance dello stesso ministero". Infine il professor Massimo Andreoni, infettivologo e direttore scientifico del Simit : "L'atteggiamento del ministero sul West Nile, di attenzione e non di emergenza, mi sembrano quantomai opportune.
La recente riunione organizzata a Napoli, gli stati generali della Prevenzione, promossi dalla dottoressa Campitiello, mi è sembrata un'occasione necessaria. C'è volontà di affrontare la situazione nella maniera più opportuna".