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"Decide sui rave e non sulle bollette". La nuova bufala anti-Meloni

Il governo viene accusato di aver accantonato il problema bollette per intervenire sui rave party. Ma non è così: già in settimana è previsto un passaggio decisivo contro il caro energia

"Decide sui rave e non sulle bollette". La nuova bufala anti-Meloni

"La priorità erano le bollette e invece fanno la guerra ai rave party". La mistificazione di sinistra aveva iniziato a circolare sui social proprio mentre a Palazzo Chigi si riuniva il Consiglio dei ministri. Che tempestività. Il premier si apprestava a dare il via ai primi provvedimenti del proprio esecutivo e in rete veniva servita una bufala fresca di giornata. Cavalcando il clamore suscitato dal raduno abusivo di Modena, alcuni account anti-Meloni hanno iniziato ad attaccare l'esecutivo, sostenendo che avesse trascurato le impellenti norme contro il caro bollette per dare invece spazio alla questione dei rave. Qualcuno, come prevedibile, ha pure abboccato alla fake news.

La fake news sul decreto bollette

"Dirottando l'attenzione sul rave party, le bollette sono già sparite come primo provvedimento!", scriveva ad esempio un utente, cascando in pieno nell'alterazione della realtà propagata dai detrattori. E la cosa deprimente è che a cavalcare questo argomento sia stato anche il Pd, attraverso le parole di Debora Serracchiani. "A bollette e caro energia, ci pensano poi. Intanto il governo rinvia riforma della giustizia attesa da anni, introduce nuovo reato e rimette in corsia i medici no vax. Il primo Cdm dell'era Meloni tradisce il principale mandato popolare: occuparsi dei problemi del Paese", ha infatti scritto su Twitter la capogruppo dem alla Camera,

Caro bollette, cosa sta accadendo davvero

Ma quella che il governo abbia accantonato la questione energetica è una bufala ed è altrettanto falso che i rave abbiano preso il posto delle bollette nell'ordierno Consiglio dei ministri. Giorgia Meloni, infatti, intende sbloccare la questione del caro-energia al più presto, già entro la settimana in corso. E il motivo per il quale l'istanza non è stata affrontata oggi è presto detto: prima di farlo, il governo deve rivedere la Nadef (Nota di aggiornamento al Def), passaggio indispensabile dal momento che il nuovo quadro macroeconomico sarà la base per mettere poi in campo sia il nuovo scudo anti-rincari sia la manovra.

Energia, quando arriva il decreto

Sul punto, il premier e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti stanno spingendo al massimo l'acceleratore. "Gli italiani chiedono risposte immediate, e noi gliele daremo. Non c'è più tempo da perdere", aveva del resto affermato la stessa Meloni. E infatti per l'aggiornamento della Nadef la data cerchiata in rosso è al momento quella del 4 novembre. Nella conferenza stampa tenuta dopo il Cdm odierno, è stato lo stesso presidente del Consiglio ad auspicare che nel Consiglio dei ministri di venerdì "ci siano alcuni primi provvedimenti sull'energia, al netto di quello che deve essere previsto con la Legge di bilancio".

Dunque, nessun ritardo sulla tabella di marcia e nessun cambiamento di priorità (al contrario di quanto sostenuto dai detrattori del web).

Quanto ai rave, l'argomento è stato inserito in coda nel Consiglio dei ministri che ha avuto come principali temi di lavoro la giustizia e la modifica della norme sul Covid.

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