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Denunciato Chef Rubio per gli insulti alla Segre

Insulti, non opinioni: insulti tanto alla Segre pro-vaccini che alla Segre in quanto ebrea e agli ebrei in generale.

Denunciato Chef Rubio per gli insulti alla Segre

Milano Quando si era saputo che tra gli odiatori da tastiera denunciati da Liliana Segre c'era anche lui, il cuoco Gabriele Rubini - meglio noto in tv come Chef Rubio - aveva risposto con un trucco: divulgando solo alcuni suoi messaggi, i più pacati, in difesa della causa palestinese. L'obiettivo era chiaro: rivendicare il diritto alle proprie opinioni, farsi passare per una vittima della censura.

Invece c'era ben altro, nei messaggi del cuoco. Insulti, non opinioni: insulti tanto alla Segre pro-vaccini che alla Segre in quanto ebrea e agli ebrei in generale. Tra i tanti: «pulciari avari dalla notte dei tempi», «freddi calcolatori attaccati ai soldi che mettono zizzania pur di averne ancora, ancora e ancora». E poi: «Rabbi la storia è ciclica, prima pecore ora lupi». Così ieri Rubini-Rubio viene denunciato alla Procura della Repubblica per diffamazione a mezzo web aggravata dall'istigazione all'odio razziale insieme ad altri diciannove animatori della campagna di odio che negli ultimi mesi dello scorso anno riversò sulla senatrice sopravvissuta alla Shoah insulti di ogni genere.

Rubio, se non altro, lanciava i suoi strali a viso aperto. Tutti gli altri si nascondevano dietro nickname o generalità fasulle. Così, man mano che le denunce di Liliana Segre si accumulavano nella caserma milanese di via Moscova, i carabinieri del nucleo investigativo hanno dovuto ricostruire a ritroso, tra indirizzi Ip e portali, la reale identità degli autori. Adesso hanno tutti un nome, un età, un mestiere. La denuncia inviata in Procura è anche un ritratto significativo dell'universo umano che sta dietro alla violenza verbale scatenata contro una delle ultime testimoni dei lager.

Diciassette maschi, tre donne. Gente di tutte le età (il più giovane ha 21 anni, il più vecchio 74) ma con una netta prevalenza della mezza età. Uno solo, dei venti, ha un passato nell'estrema destra.

Ben pochi possono invocare l'ignoranza come attenuante: ci sono diversi laureati, tra cui due medici.

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