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Il Sì ai referendum vola nei sondaggi. Altre adesioni vip: dagli intellettuali al maestro Olmi

Il 56% degli italiani è favorevole ai quesiti, sì anche dagli elettori dem. Il direttore d'orchestra con Zecchi e Guerri. Firma anche Pera.

Il Sì ai referendum vola nei sondaggi. Altre adesioni vip: dagli intellettuali al maestro Olmi

Il 56 per cento degli italiani è favorevole ai referendum sulla giustizia proposti da Lega e Radicali. È quanto emerge da un sondaggio dell'istituto Piepoli, che rivela anche come tra gli intervistati abbiano detto «sì» l'84 per cento dei leghisti, il 79 per cento di coloro che votano Forza Italia, l'86 per cento dei simpatizzanti di Fratelli d'Italia, il 59 per cento dei supporters dei 5 Stelle. Ma la vera sorpresa sta nel fatto che tra coloro che hanno risposto alle domande anche il 39 per cento delle persone che votano Pd è a favore dei referendum.

Secondo un altro sondaggio, realizzato per Affaritaliani.it da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab2101 e professore all'università La Sapienza di Roma, «la maggioranza degli italiani approva i referendum promossi dalla Lega e dai Radicali sulla Giustizia. È pronto a votare sì il 45,8% contro il no fermo al 27,4%. Senza opinione il 26,8% del campione. Infine, terzo quesito, il 53,8% degli italiani dichiara di fidarsi del sistema giudiziario italiano contro il 46,2% di chi risponde no».

Sempre secondo il sondaggio, Matteo Salvini «ha fatto bene a entrare nel governo Draghi. La pensa così il 57,3% degli italiani, dopo cinque mesi di esecutivo guidato dall'ex presidente della Banca Centrale Europea. Dopo il primo mese di governo Draghi, la percentuale di chi approvava la scelta del leader leghista era il 51,8%. In 4 mesi, dunque, c'è stata una crescita del 5,5% di chi dichiara che Salvini ha fatto bene a entrare nell'esecutivo di larghe intese».

Intanto, altri personaggi famosi stanno aderendo alla raccolta firme per i sei quesiti che punta a raggiungere il milione di sottoscrizioni. Tra coloro che hanno dato il loro assenso anche Marcello Pera, che firmerà a Lucca.

Il direttore d'orchestra Paolo Olmi andrà invece al gazebo a Cervia, il poeta Davide Rondoni a Bologna, lo storico e saggista Giordano Bruno Guerri (presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani) e il filosofo Stefano Zecchi aderiranno a Milano.

Nel mondo politico anche Bobo Craxi e Mauro Grassi, renziano di ferro, che ha avuto incarichi di rilievo in regione Toscana e durante il governo Renzi hanno garantito che andranno a firmare. Anche per questo weekend I gazebo presenti in tutta Italia saranno 1.500. Il leader della Lega Matteo Salvini in questi giorni proseguirà il suo tour per promuovere l'iniziativa. Oggi sarà a San Giovanni Lupatoto (Verona), Bassano del Grappa (Vicenza), Conegliano (Treviso), Jesolo (Venezia). Domani ancora Jesolo, poi Chioggia, Rosolina Mare (Rovigo) e Ferrara, mentre lunedì a Bologna, Siena e quindi Orvieto. Lo scorso weekend solo nei gazebo si era raggiunta la cifra di 200mila firme.

La corsa degli italiani alla sottoscrizione fa capire come, lo dicono proprio i sondaggi, la popolazione sia stanca delle ingiustizie che arrivano dai tribunali, dove a causa delle correnti politiche che hanno contribuito a pilotare la magistratura, spesso si assiste a processi ingiusti e con sentenze guidate, più dettate dal colore di appartenenza che non dal senso di giustizia e imparzialità.

Oltre ai gazebo, le firme si possono anche apporre all'interno delle sedi comunali di tutta Italia.

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