L'ex presidente Donald Trump ha il diritto alla libertà di parola, ma quel diritto «non è assoluto». Lo ha affermato la giudice distrettuale di Washington Tanya Chutkan nell'udienza preliminare sull'assalto a Capitol Hill, preannunciando la sua intenzione di emettere un provvedimento per limitare la divulgazione delle prove per la necessità di proteggere i testimoni ed evitare altre interferenze nel processo. In questo modo il magistrato ha posto gli interessi della giustizia al di sopra di quelli della campagna elettorale del tycoon.
Gli intrecci fra giustizia e politica sembra segneranno la prossima campagna elettorale. Sempre ieri, infatti, il ministro della Giustizia Usa Merrick Garland ha nominato il procuratore federale del Delaware, David Weiss consigliere speciale nella sua indagine sul figlio del presidente Joe Biden, Hunter, sospettato di reati fiscali e legati al possesso di armi. Una mossa che serve ad alleggerire la pressione sul dipartimento di giustizia degli attacchi repubblicani, che parlano di «due pesi e due misure»
È stato lo stesso Weiss, che ha aperto la sua indagine nel 2019, a chiedere la nomina a consigliere speciale, che ne amplia i poteri di indagine sul figlio del presidente americano.
Weiss ha recentemente rivelato che stava indagando su Biden lungo altre linee, e Garland ha affermato che aveva richiesto lo status di consigliere speciale per poter portare avanti la sua indagine in modo più ampio.La vicenda di Hunter Biden potrebbe influire negativamente sulla corsa per la rielezione del padre Joe, che potrebbe trovarsi di fronte l'ex presidente Donald Trump, anche lui con numerosi problemi giudiziari.
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