"C'è diritto di residenza". Così Gualtieri "coccola" gli occupanti abusivi

Con una deroga al decreto Lupi, Gualtieri garantisce residenza e utenze a soggetti ritenuti "fragili", tra cui richiedenti asilo e over 65. Il centrodestra: "Così difende i furbetti, non chi ha bisogno davvero"

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

Buone notizie per chi occupa abusivamente le case nella Capitale. Una direttiva firmata dal sindaco Roberto Gualtieri e introdotta come deroga alla normativa vigente in materia, garantirà infatti la residenza a una serie di soggetti ritenuti "meritevoli di tutela" e "fragili". Tra di essi, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa, ultrasessantacinquenni e disabili. Costoro potranno chiedere l'allaccio alle reti di acqua, luce e gas e ottenere la residenza perché - ha spiegato il primo cittadino - "la dignità delle persone viene prima di tutto". Ma il centrodestra è già sulle barricate: un simile provvedimento, secondo le opposizioni capitoline, rischia di trasformarsi in una sorta di sanatoria per le centinaia di persone che hanno occupato illegalmente un alloggio.

Occupazioni abusive, la deroga di Gualtieri

La mossa di Gualtieri è stata possibile attraverso l'introduzione di una deroga all'articolo 5 del decreto Lupi (il numero 47 del 2014), che dispone il "divieto di residenza, di allacciamento ai pubblici servizi per chiunque occupi illegalmente un immobile e l'impedimento per cinque anni a partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi popolari pubblici". Norme piuttosto severe, rispetto alle quali i sindaci sono però autorizzati a concedere delle eccezioni "in presenza di persone minorenni o meritevoli di tutela". Ed è proprio avocando questa facoltà che la giunta capitolina di sinistra ha di fatto allargato le maglie sul "diritto di residenza".

"Provvedimento di buon senso"

"Roma Capitale è per il rispetto della legge e, insieme alle altre istituzioni, abbiamo dato in questi mesi un forte impulso al ripristino della legalità, risolvendo criticità di anni in modo pacifico e condiviso", ha rivendicato Gualtieri. E l'assessore alle politiche abitative e al patrimonio, Tobia Zevi, ha parlato di provedimento "coraggioso e di buon senso". Ma a preoccupare le opposizioni è proprio l'impatto che una simile norma potrebbe avere sulla già rilevante problematica delle occupazioni abusive. Nella Capitale, ad esempio, i richiedenti asilo sono migliaia e il timore è che la deroga concessa dal Campidoglio possa rendere croniche certe situazioni non autorizzate. A risultarne danneggiati potrebbero poi essere i cittadini che invece sono regolarmente in graduatoria per l'assegnazione di un alloggio.

Le critiche del centrodestra: "Pd tutela i furbetti"

"Anziché venire incontro ai bisognosi e ai soggetti che avrebbero bisogno di tutela con un alloggio popolare, e anziché prevedere strumenti efficaci per risolvere il problema dell’emergenza abitativa, Gualtieri e il Pd elevano l'illegalità a criterio prioritario per avere un alloggio e preferiscono tutelare i furbetti e, magari chi gestisce le occupazioni abusive organizzando un vero e proprio racket", ha attaccato sul punto il senatore Fdi Andrea De Priamo. Durissima anche la reazione della deputata leghista Simonetta Matone, ex candidata dal centrodestra a vicesindaca di Roma: "Gualtieri con un atto di maggioranza comunale pensa di violare una legge. È inadeguato al ruolo di sindaco. Premia con l'allaccio alle utenze chi occupa abusivamente perché fragile. E i fragili in graduatoria sono di serie B? Assistiamo a vergognosi colpetti di mano di una sinistra alla frutta".

Critico anche Maurizio Lupi, che firmò il decreto sulle occupazioni abusive quando era ministro alle Infrastrutture nel governo Renzi. "Da sinistra ci hanno dato per anni lezioni di legalità ma evidentemente erano solo parole. Concedere la residenza e l'allaccio alle utenze a chi occupa illegalmente le case non significa aiutare le famiglie fragili. Che invece dovrebbero ricevere gli alloggi pubblici sistematicamente negati a chi ne ha diritto perché occupati abusivamente", ha affermato il leader di Noi moderati.

La "sfida" a Piantedosi

La direzione scelta da Gualtieri, peraltro, sembra andare nel verso opposto rispetto a quella dell'attuale ministro degli Interni Matteo Piantedosi, che durante il suo precedente incarico come prefetto di

Roma stilò una lista degli edifici della Capitale occupati abusivamente, con l'intenzione di procedere poi allo sgombero. Nei giorni scori, lo stesso capo del Viminale aveva espresso soddisfazione per il maxi-sgombero di alloggi popolari occupati abusivamente a Milano.

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