Dice la sindaca Raggi che la disinfestazione contro la zanzara chikungunya sarà fatta in tempi rapidi. L'ordinanza comunale è già stata firmata e, dunque, c'è da stare sereni. Figuriamoci. Non solo non si sa quando comincerà, ma non sono stati ancora affissi gli avvisi sulle direttive ai cittadini, non proprio dettagli.
L'impressione è che con questa giunta si sta sempre in alto mare. E in consiglio comunale c'è chi presenta il conto. «Finalmente la Raggi si è decisa a firmare l'ordinanza per la disinfestazione della zanzara chikungunya - attacca Marco Palumbo del Pd -. Ovviamente nell'ordinanza sono previste indicazioni sanitarie del tipo: non circolare per le vie durante le disinfestazioni, non stendere panni, permettere alla ditta di accedere ai giardini. La cosa strana è che una malata di annuncite come lei si sia dimenticata di pubblicare il calendario degli interventi che avvisa i romani del giorno e dell'ora nei quali dovranno tenere i predetti comportamenti. Conoscendo la furbizia usata dalla Raggi per celare la sua incompetenza, il fatto ci lascia perplessi: è una delle sue tante dimenticanze o è un modo per non far sapere che le disinfestazioni non iniziano neanche oggi? Ci risponda, ci smentisca perché sulla salute non c'è colore politico». Eppure, fa notare il consigliere comunale, tutta questa vicenda che si trascina da giorni non era una cosa tanto difficile da sbrigare. «Al piccolo Comune di Anzio - aggiunge Palumbo - è bastata una telefonata ricevuta giovedì scorso e venerdì già erano iniziate le disinfestazioni larvicite e aldulticite con ovviamente regolare pubblicazione del calendario degli interventi».
Siamo alle solite, mentre nel Lazio i casi accertati sono saliti a 27 (dati aggiornati a ieri sera) l'amministrazione grillina non trova di meglio che prendere tempo. Evidentemente l'emergenza sanitaria non preoccupa. «Tanto più - ricordano dal Campidoglio - che gli interventi straordinari sono già stati avviati». Come se non bastasse ci si è messo pure l'allerta meteo. Sostiene l'assessore comunale all'Ambiente Pinuccia Montinari che «la bonifica dalla zanzara tigre sarebbe stata inefficace col maltempo del fine settimana scorso». E stiamo parlando di quattro ore e mezza di pioggia.
Sarà. Ma per chi studia a fondo gli insetti, zanzare in primis, c'è di che preoccuparsi. «Le zone più a rischio per la circolazione della zanzare tigre, potenziale vettore di trasmissione del virus della chikungunya, sono i parchi pubblici con l'erba incolta - fa sapere Giuseppe Lozzia, docente di Entomologia generale e applicata all'Università degli Studi di Milano-. Camminando nelle sterpaglie è quasi scontato che si venga punti sulle caviglie. La disinfestazione da sola è poco efficace se non viene unita a una manutenzione puntuale delle aree verdi, le preferite dell'insetto specie Aedes albopictus». «Questo - precisa l'esperto- è fra l'altro un momento favorevole per la circolazione della zanzara tigre: fa ancora caldo ma piove e si rende disponibile l'acqua necessaria alla sua proliferazione. Che non deve essere tanta, basta un fondo di un vaso. Credo - assicura Lozzia - che ci sia la concreta possibilità che si verifichino altri casi di chikungunya nella zona romana, anche se bisogna precisare che il virus è presente anche in altre zone d'Italia».
Il consiglio è di arginare il problema utilizzando zanzariere, repellenti e tenendo bassa l'erba dei propri giardini privati. Ricordandosi che la zanzara punge di notte, ma soprattutto di giorno. Non resta che confidare in improbabili irruzione fredde, magari polari...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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