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È Grillo il terzo incomodo tra Travaglio e Santoro

Le diverse posizioni sul Movimento 5 Stelle hanno segnato la frattura definitiva: ecco tutte le ragioni del litigio

È Grillo il terzo incomodo tra Travaglio e Santoro

Il triangolo no, non l'aveva considerato. Il terzo incomodo nella coppia Santoro-Travaglio (fan di Renato Zero) si chiama Beppe, un tizio di Genova. Il conduttore, da estimatore di Grillo, è passato negli ultimi tempi a critico del M5S, cordialmente ricambiato da leader Cinquestelle. Mentre Travaglio, e il Fatto , restano su posizioni molto amichevoli verso il M5S. Peccato, perché il rapporto a tre era iniziato bene. Nel 2008, quando Santoro era ancora in Rai, si beccò una multa dell'Agcom per aver mandato in onda un lungo pezzo del secondo VaffaDay (con molti vaffa senza diritto di replica, da Napolitano al prof «Cancronesi»). Nel 2010, quando si diffuse la notizia dell'imminente uscita di Santoro dalla Rai, Grillo gli mise a disposizione il blog, in un post (titolo «Santoro è morto, viva Santoro!») scritto col miele di un amante: «Ora non c'è più nessuna giustificazione per continuare a pagare il canone e neppure per tenersi in casa un televisore». Poi, un lento ma inesorabile distacco tra i due, mentre il rapporto Grillo-Travaglio (che ha anche votato più volte il M5S) è rimasto saldo.

La squadra Santoro è più spostata su posizioni tipo Ingroia (il fido Ruotolo era candidato della sfortunata lista dell'ex pm), o Tsipras, o Landini, più tendenza vecchia sinistra operaista, quella da cui del resto arriva il vecchio Pci ex maoista Michele. Con Grillo non poteva funzionare, anche se, da volpe dello share, ha continuato ad invitarlo nei suo show, senza che Grillo sputasse nel piatto. Ma le bordate già non si contano più. Dopo la storica puntata con Berlusconi ospite, Grillo tumula l'ex amico conduttore: «Vedere Santoro che va ospite in una trasmissione di Berlusconi... Allora sei stupido. Allora vuoi gli ascolti, i soldi, gli sponsor...». Quando poi il giornalista chiude la stagione di Servizio pubblico con un editoriale dedicato a (meglio, contro) «Grillo Pound detto Beppe», il comico risponde sul blog evocando un terza guerra mondiale «contro stampa e la Tv, servi ben pagati per la loro entusiasta prostituzione, macchine di m... al servizio del sistema di cui sono l'arma invincibile», mettendoci dentro anche Santoro e scatenando la folla web Cinque stelle: «Santoro è invidioso!», «Santoro rosica da paura!!! Gli hanno toccato la sua Giulietta Innocenzi e sta facendo la paternale a Grillo...».. Da lì in poi mazzate pure e semplici. «Santoro tutte le settimane rappresenta la propria patetica farsa» lo schiaffeggia Grillo sempre dal blog, dove il conduttore figura anche nella classifica «Microfono di legno» per il giornalista tv più fazioso, fino a metterlo nella simpatica rubrica-gogna «il giornalista del giorno» sul blog. Vauro, vignettista braccio destro di Santoro, si immola: «Nei Cinque stelle sento puzza di fascismo, il livello di fanatismo è alto», mentre Santoro intima: «Grillo smetta di usare toni illiberali».

ménage à trois.

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