Dl enti locali, il governo incassa la fiducia sui tagli alla Sanità

Il senato ha approvato con 163 voti a favore, 111 contrari e nessun astenuto la fiducia chiesta dal governo sul decreto legge sugli enti locali. Il testo deve essere convertito in legge entro il 18 agosto

Dl enti locali, il governo incassa la fiducia sui tagli alla Sanità

L’aula del Senato ha votato la fiducia posta dal governo al dl enti locali. La fiducia sul provvedimento, che ora torna alla Camera per l’approvazione definitiva, ha ottenuto 163 voti a favore, 111 contrari e nessun astenuto. Il decreto legge prevede anche taglia alla Sanità e dopo lo scontro nella stessa maggioranza e con l'opposizione, il governo ha deciso di porre la fiducia. "L’apposizione della questione di fiducia sul decreto Enti locali dimostra la determinazione del governo nell’approvare misure essenziali per dare a Comuni e ad Enti di area vasta la possibilità di garantire servizi ai cittadini mantenendo il necessario equilibrio finanziario ai bilanci 2015". Così Valentina Paris, deputata e responsabile Enti locali del Pd. "La commissione Bilancio del Senato ha svolto un grande lavoro che ha portato alla stesura del maxiemendamento. Il provvedimento, bisogna sottolineare, consentirà l’allentamento del patto di stabilità, che è uno degli obiettivi più volte dichiarato del governo Renzi. Ora - conclude Paris - obiettivo del Pd è introdurre attraverso la prossima legge di Stabilità meccanismi di premialità per i comuni virtuosi e sanzioni per chi ha speso male le risorse pubbliche".

Ma alla Paris e alla Boschi che ha sostenuto di aver discusso insieme alla Regioni i tagli alla Sanità risponde Roberto Maroni, governatore della Lombardia:"Non è un provvedimento di semplificazione, è un provvedimento che incasina tutto. Tagliare 10 miliardi alla sanità, senza applicare i costi standard, significa dichiarare guerra alle Regioni virtuose, alla Lombardia in primo luogo. E alla guerra noi risponderemo con la guerra", ha attaccato il presidente della Regione Lombardia. Mentre Anaao Assomed, associazione dei medici dirigenti annuncia una mobilitazione in autunno. "Ancora una volta la sanità pubblica verrà assunta a bancomat del governo, anche se dal 2010 al 2014 ha già dato 31 miliardi di euro e nel Ddl enti locali si prevedono tagli per ulteriori 7 miliardi fino al 2017. In attesa dei fantastiliardi di minore spesa che dovrebbero derivare dall"efficientamentò del sistema, per pagare meno Imu rischiamo di pagare più farmaci e visite mediche", si legge sul comunicato di Anaao Assomed. E anche Forza Italia punta il dito contro il governo: "Ancora una volta questo Governo ha varato un mostro legislativo che getterà ancora di più gli Enti locali nella confusione e nella contraddizione. Questo dl è un pacco contiene tutto tranne quelle misure che i Comuni avevano chiesto al Governo per cambiare positivamente la vita dei cittadini.

Un esecutivo che fa orecchie da mercante e che non ascolta le esigenze degli amministratori locali è un Governo che non merita la nostra fiducia", afferma il senatore
di Forza Italia Cosimo Sibilia, componente del Consiglio di presidenza di palazzo Madama.

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