Arriva la circolare anti-furbetti per evitare abusi nelle richieste di esonero da parte dei prof che si ritengono a rischio per il coronavirus. È considerato «fragile» (e quindi può chiedere di insegnare da casa) il lavoratore colpito da patologie che in caso di infezione potrebbero determinare «un esito più grave o infausto» della malattia. Non basta quindi il solo criterio dell'età per dire se un persona che sviluppa il Covid-19 rischia di più.
Nella circolare si citano alcuni dati, ad esempio il 96,1% di deceduti che presentava uno o più patologie: «Il 13,9% una, il 20,4% due, il 61,8% tre o più». Le più frequenti erano «malattie cronico-degenerative a carico dell'apparato cardiovascolare, respiratorio, renale e malattie dismetaboliche». In aggiunta «sono state riscontrate comorbilità di rilievo, quali quelle a carico del sistema immunitario e quelle oncologiche».
E ospite della Festa del Fatto Quotidiano la ministra Azzolina precisa: «Sulla scuola il governo ha investito 7 miliardi: il premier Giuseppe Conte rivendica i fondi impegnati e il grande lavoro fatto questa estate per la ripartenza, il prossimo 14 settembre, della scuola, abbiamo avuto riunioni su riunioni». E poi: «C'è un grande sforzo collettivo, non c'è solo la Azzolina, ci sono i ministri, i sindaci, gli amministratori. Il governo garantirà, unico in Europa, 11 milioni di mascherine». E sempre dalla Festa del Fatto manda un segnale alle famiglie: «Il rischio zero contagi non esiste e se mai dovesse accadere verrebbero attivate subito le procedure per la didattica a distanza». Rispondendo alle domande su palcoscenico della Festa del Fatto, la titolare dell'Istruzione ha anche chiarito che «non sono 300mila i professori che avevano chiesto l'esonero in vista delle riaperture.
Ora c'è un iter particolare ma al momento mi risulta che siano soltanto 200-300 le persone che hanno chiesto l'esonero». Ma anche sei lavoratori fragili nella scuola non saranno tantissimi, i sindacati della scuola chiedono di colmare una lacuna normativa.
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