Cronache

Droni e satelliti, due assi per battere le inondazioni

L'Italia è all'avanguardia con Finmeccanica sulle soluzioni contro gli eventi meteo estremi

Un drone delle Poste svizzere, impegnato in un test
Un drone delle Poste svizzere, impegnato in un test

Rispondere efficacemente alle sfide associate alla tutela del territorio, per minimizzare l'impatto degli eventi meteo estremi che mettono a repentaglio l'incolumità dell'ambiente, delle infrastrutture e naturalmente delle persone. È questo uno dei punti salienti dell'attività di Finmeccanica, che con il suo portafoglio prodotti è player globale nelle alte tecnologie per l'Aerospazio e la Difesa e Sicurezza, come emergerà anche nel convegno «#acquesicure - Per un rapporto nuovo tra città e fiume» che si svolgerà il 31 agosto a Expo Milano. Finmeccanica presenterà per l'occasione soluzioni e servizi ad alta tecnologia per la gestione sostenibile del territorio e la prevenzione e il monitoraggio dei fenomeni di dissesto idrogeologico che mettono a rischio la sicurezza delle aree urbane, in particolare quelle attraversate da fiumi, nonché di quelle agricole.

Un evento organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - struttura di Missione per il rischio idrogeologico e la tutela delle acque (#italiasicura), alla presenza del Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti e con la partecipazione, per quanto riguarda Finmeccanica, dell'Amministratore Delegato di Telespazio Luigi Pasquali. Perché è proprio partendo dalle soluzioni proposte dal principale Gruppo industriale italiano - che si posiziona tra i primi dieci gruppi al mondo nel settore - che si possono effettuare monitoraggi e verifiche sui movimenti graduali del terreno e fornire dati dinamici su aree metropolitane, corsi d'acque, infrastrutture e siti archeologici. Il tutto grazie a tecnologie satellitari all'avanguardia, centri di controllo e droni che forniscono dati di altissima precisione tramite interfacce dedicate e semplificate. Che a dirla così sembra quasi semplice, ma per giungere a un tale livello di accuratezza bisogna elaborare miliardi di punti di misura rilevati dai satelliti radar COSMO-SkyMed, in grado di generare mappe di spostamenti milllimetrici nel corso del tempo. Ma sono proprio tutte queste informazioni a consentire di identificare le possibili aree di criticità per poter poi pianificare ulteriori attività di monitoraggio o interventi di messa in sicurezza. Non per niente Finmeccanica è anche responsabile del monitoraggio del rischio frana promosso dal Ministero dell'Ambiente e lo fa attraverso e-GEOS, società di Telespazio e ASI. Ma i dati satellitari possono essere sfruttati ulteriormente, integrandoli all'interno di centri di controllo che raccolgono altre informazioni provenienti da sensori e sistemi di rilevamento aerei o installati sul terreno. Così ad esempio, i droni rappresentano uno strumento ideale nelle fasi critiche di un'emergenza, quando la necessità primaria è quella della tutela dell'incolumità del personale del pronto intervento. I droni effettuano un monitoraggio puntuale, persistente e di maggiore prossimità dell'area da osservare, raccolgono immagini reali, all'infrarosso o dati su agenti inquinanti o altri fattori di rischio utili per pianificare gli interventi necessari. Un uso sistematico dei droni consente inoltre di rilevare dati e immagini utili alle attivita? di prevenzione.

Esempi concreti? Tanti. Ad esempio la piattaforma tecnologica City OS di Finmecanica-Selex Es è attualmente utilizzata proprio per la gestione della sicurezza di Expo Milano e nell'ambito del progetto europeo Harmonise, che prevede la realizzazione di un laboratorio per il monitoraggio di un'area specifica di Genova. Attraverso modelli di simulazione questa piattaforma aiuta a prevedere le situazioni di crisi e isola in tempo reale le informazioni necessarie a gestire l'emergenza selezionandole tra quelle raccolte da varie fonti rappresentate da sensori, satelliti e reti. In Piemonte invece, il progetto di ricerca nazionale SMAT - Sistema di Monitoraggio Avanzato del Territorio - viene condotto con sistemi di pilotaggio a remoto, ossia il Falco di Selex Es e lo Sky-Y di Finmeccanica-Alenia Aermacchi, con l'obiettivo di sviluppare e testare tecnologie per il controllo e la prevenzione di alluvioni, incendi e frane. Infine, il progetto Copernicus Emergency mapping, guidato da e-GEOS e finanziato dalla Commissione Europea, è attivo dal 2012 per fornire tempestivamente le mappe dei danni da evento calamitoso, specialmente alluvioni, in tutto il mondo.

Oltre ad essere essenziale per le attivita? di emergenza, il sistema fornisce dati utilizzati dalle amministrazioni locali e nazionali per il calcolo reale dei danni subiti dalle infrastrutture e dai cittadini.

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