
Su e giù per le scale, aggrappandosi alla vita, ma incontrando la morte. È il destino di 18 abitanti di alcune palazzine del quartiere Svjatosyn di Kiev, centrate all'alba dai missili da crociera Iskander. Sono le vittime (assieme a 147 feriti) dell'infernale attacco russo alla capitale, ma all'appello mancano diverse persone, imprigionate sotto le macerie. Missili e droni di Mosca avevano bussato con il loro carico di distruzione all'una di notte, "ma in quel frangente avevamo fatto in tempo a trovare riparo nei rifugi", racconta alla tv Mariya, una delle sopravvissute. Quando ormai la situazione sembrava tornata alla normalità, è arrivata (alle 4.47) la seconda ondata di missili che questa volta ha colto di sorpresa i residenti dei piani alti. Le scale sono diventate la loro tomba. Chissà cosa avrà pensato Matviy, sei anni, una vita spezzata, una breve esistenza già compromessa da una guerra senza senso. Hanno cercato di rianimarlo per due ore, invano.
L'aviazione russa ha lanciato in tutto 309 droni Shahed e 8 missili Iskander, martellando in prevalenza i quartieri ovest di Kiev, Svjatosyn, Holosiivskyi e Solomenskyi, ma anche gli oblast di Sumy, Poltava, Mykolaiv e Dnipropetrovsk, seguendo un copione sperimentato, le cui pagine sono zuppe di sangue. Mosca si è giustificata riferendo di aver messo nel target l'azienda aeronautica Antonov, già danneggiata da un altro raid il 14 marzo del '22. Purtroppo l'hub militare distava dalle palazzine sbriciolate circa 20 km. Difficile credere all'errore umano in un contesto ormai sequestrato dall'elettronica di precisione declinata alla guerra.
Zelensky ha definito "terroristi" gli autori dell'assalto e ha invocato per l'ennesima volta l'inasprimento delle sanzioni nei confronti di Mosca da parte di Ue, Usa e Regno Unito. "Non vedo altro modo per farli sedere a un vero tavolo dei negoziati. Oggi è di nuovo toccato a noi estrarre dalle macerie corpi privi di vita, ma in futuro Putin cercherà di destabilizzare i Paesi vicini".
Per riconquistare la benevolenza di Bruxelles, il presidente ucraino ha annunciato di aver firmato la nuova legge anticorruzione, approvata ieri mattina dal Parlamento. "Questo provvedimento garantisce il normale e indipendente lavoro degli organismi anticorruzione e di tutte le forze dell'ordine del nostro Paese". Non dimentichiamo che nei giorni scorsi la presidente della Commissione europea von der Leyen aveva invitato Zelensky a preservare l'indipendenza degli organismi, pena l'esclusione dell'Ucraina nell'Ue, ma soprattutto un drastico taglio di sostegni economici. Mosca da parte sua ha commentato la notizia definendo Zelensky "uno dei giocatori di Squid Game, un burattino condannato a obbedire per non morire".
L'esercito russo annuncia di aver conquistato la città di Chasiv Yar (Donetsk), importante roccaforte ucraina, al centro dei combattimenti dall'aprile del 2024.
E' la testa di ponte ideale per allungare i tentacoli su Kramatorsk (1 civile morto nei bombardamenti ieri) e Sloviansk, preziose basi logistiche dell'esercito ucraino. Il comando delle truppe di Kiev parla di "propaganda", e si trincera dietro un "siamo stanchi di dover ogni volta smentire le loro bugie".