Cronaca nera

Due giovani italiani ammazzati in Germania. Confessa lo zio di lei

Christian Zoda colpito nel parcheggio, Sandra Quarta era seppellita nel giardino del parente

Due giovani italiani ammazzati in Germania. Confessa lo zio di lei

Berlino. Due giovani italiani uccisi in Germania. Lui Christian Zoda di 23 anni, lei Sandra Quarta, di 20. Arrestato lo zio della ragazza. È cronaca nera quella che arriva da Albstadt-Eblingen, nel meridionale Baden-Württemberg ed è la cronaca di fatti di sangue occorsi fra domenica scorsa, il 18 dicembre, e mercoledì 21. È stato però il secondo omicidio a mettere gli investigatori sulla pista utile a risolvere il primo.

Mercoledì dei colpi di arma da fuoco sono esplosi in un parcheggio nel centro Albstadt, città da 45mila abitanti 80 chilometri a Aud di Stoccarda. Il parcheggio è dietro a un ristorante italiano. Allertati dagli spari giungono i soccorsi e trovano Christian esanime: il ragazzo viene trasportato in ospedale ma è troppo tardi e dopo poco il giovane muore. Sarà la stampa locale a spiegare che il parcheggio della sparatoria è situato subito dietro al ristorante del padre di Christian. Il giovane originario di Messina, scrive Il Giornale di Sicilia, aveva raggiunto il padre, separato, all'età di dodici anni e aveva poi seguito le orme del padre diventando lui stesso pizzaiolo.

Le indagini della polizia sono molto rapide e dopo poche ore per la morte del ragazzo viene fermato un altro cittadino italiano, Michele Quarta, che, racconta la Bild, abita a 300 metri dal luogo del delitto. L'uomo, 52 anni, non parla: secondo la stampa tedesca il presunto omicida si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il caso è però tutt'altro che chiuso. Domenica 18 da Albstadt era sparita Sandra Quarta, cittadina italiana con passaporto anche tedesco, e gli investigatori hanno facilmente collegato i pezzi del puzzle. Sandra era una cara amica di Christian, tant'è che lo stesso ragazzo aveva lanciato un appello su Facebook. Il 20 dicembre il ragazzo posta tre foto di Sandra scrivendo, in tedesco, vermisst (scomparsa) fornendo la descrizione della ragazza svanita nel nulla da alcuni giorni. «Sandra è scomparsa da ieri. L'ultimo suo cenno di vita risale alle 8.30 di domenica: non ha la borsa, le scarpe, il cellulare, gli occhiali né il borsellino. È tutto a casa e non si è fatta viva con nessuno neppure con il lavoro; se la vedete per favore avvertite subito la polizia». Ore dopo il ragazzo rilancia un appello online preparato dalla stessa polizia.

Da due giorni erano scattate le ricerche con l'ausilio di un elicottero e di cani molecolari. Dopo l'arresto di Michele Quarta gli investigatori hanno perquisito la casa dell'uomo facendo una tragica scoperta: il corpo di Sandra era seppellito nel giardino di suo zio.

È sempre la Bild a raccontare che Sandra e Christian non erano fidanzati ma erano grandi amici e che nel fine settimana prima della sparizione della giovane avevano festeggiato la sua assunzione come infermiera. Secondo un'altra testimonianza riportata dal più diffuso tabloid tedesco, giorni prima una vicina aveva chiesto allo zio notizie sulla nipote: questi avrebbe risposto con un sorriso assicurando che avrebbe dato notizie appena ne avesse avute.

Dopo il ritrovamento del corpo della giovane, la polizia ha sigillato l'area intorno alla casa del 52enne mettendosi anche a setacciare i bidoni della spazzatura nei dintorni alla ricerca di qualche indizio per una storia che rimane ancora senza movente. Michele Quarta resta il principale sospettato anche per la morte della sua giovane nipote. L'uomo, secondo fonti di agenzia, era originario di Novoli, in provincia di Lecce, ma si era trasferito in Germania vent'anni, fa.

La tedesca Dpa ha scritto che Quarta era già noto alla polizia tedesca per una serie di reati minori.

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