
Un'opposizione e due popoli. L'uno contro l'altro armato. La sinistra si divide in piazza (e in Parlamento) su Gaza. I filo palestinesi, che strizzano l'occhio alla galassia radicale dei pro Pal e dei movimenti antagonisti, si ritroveranno in piazza San Giovanni a Roma domani a partire dalle 15. Il regista della mobilitazione è Giuseppe Conte, leader del M5s, il partito che sin da subito si è schierato contro il governo di Benjamin Netanyahu.
Posizione sulla quale Elly Schlein è arrivata con un po'di ritardo. E non senza tormenti e lacerazioni nel partito. L'ala riformista dem, filo israeliana, è in imbarazzo. Nella piazza «pro-Pal» ci saranno anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. I quattro leader hanno anche sottoscritto la stessa mozione in Parlamento per chiedere al governo Meloni di assumere un'iniziativa politica e diplomatica contro Israele.
A Milano, invece, oggi l'ala filo israeliana della sinistra si radunerà al Teatro Parenti per un'altra iniziativa. Quasi un segnale di «conflitto» contro quella romana.
Lo strappo c'è stato sulle bandiere.
A Roma, Calenda e Renzi, promotori dell'evento milanese, volevano portare la bandiera d'Israele. Gli è stato impedito.
Gesto che dà idea del clima che si respirerà nella piazza romana pro Pal. Semmai ci saranno bandiere di Hamas. Ma non quelle israeliane.
Lo scontro sulle bandiere ha prodotto una frattura anche nel Pd. In modo plastico. Gli ex ministri Madia, Guerini e Delrio saranno a Milano da Calenda e Renzi. Con loro anche la componente filo israeliana tra cui Lia Quartapelle, Giorgio Gori e Filippo Sensi. «A Milano alle 18 al teatro Parenti faremo una grande iniziativa contro tutti gli estremismi, quelli che stanno distruggendo il Medio Oriente, quelli di Netanyahu che a Gaza sta facendo cose inenarrabili ma anche quelli di Hamas che vuole tenere in ostaggio i palestinesi Oggi più che mai è necessario arrivare a due popoli e due Stati», - annuncia Carlo Calenda. Tenore identico all'appello lanciato da Matteo Renzi: «Vi aspettiamo alle 18 a Milano. Due popoli, due Stati, un destino. E naturalmente due bandiere insieme: Israele e Palestina. Sono felice della opportunità che abbiamo dato - insieme ad Azione e tanti amici - costruendo uno spazio di dialogo e di discussione politica su un tema, la crisi di Gaza , che colpisce i cuori di tanti di noi. Per Gaza e per le tante Gaza di cui nessuno parla ci vediamo al teatro Parenti».
Piccola nota che va in controtendenza. Mentre l'opposizione si spacca. Calenda e Renzi fanno pace dopo lo strappo che si è consumato alle ultime Europee. Le tensioni riguardano anche l'organizzazione della piazza romana. La regia è nelle mani del M5S. Con qualche malumore dem. Mentre ieri il vicepresidente del M5S ha messo nel mirino il ministro Tajani. E sul week end delle opposizioni piomba un'altra tegola: All'europarlamentare dem e vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picerno è stata assegnata una tutela. La decisione è legata alle minacce anche sui social giunte a Picierno negli ultimi mesi da ambienti filorussi e pro-Palestina.
A vigilare sull'Europarlamentare è un dispositivo della Polizia. Perché Picierno è sotto tutela? Per le sue posizioni pro Israele. Che le sono costate le minacce da parte della piazza Pro pal che sarà domani al fianco della segretaria Pd Elly Schlein. Un cortocircuito.