
Melania Trump non era presente ad Anchorage al vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, ma per la seconda volta dal ritorno del marito alla Casa Bianca ha fatto un'incursione in politica estera (che ha conquistato l'Ucraina). La first lady, dopo aver convinto mesi fa il presidente americano a dare più aiuti a Kiev e dopo avergli fatto notare, come ama raccontare il tycoon, che lo zar non "mantiene le promesse", ha scritto una lettera "di pace" rivolta al leader russo che gli ha consegnato personalmente Donald prima dell'incontro in Alaska e affronta "il dramma dei bambini ucraini rapiti". Secondo quanto riferisce Fox News, che ha ottenuto in esclusiva la missiva, Melania scrive che "ogni bambino condivide gli stessi sogni silenziosi nel cuore, che nasca in una zona rurale o nel magnifico centro di una città. Sogna amore, possibilità e sicurezza dal pericolo". "Come genitori - prosegue - è nostro dovere nutrire la speranza della prossima generazione. Come leader, la responsabilità di sostenere i nostri figli si estende oltre il benessere di pochi". La first lady continua dicendo allo zar del Cremlino che "proteggendo l'innocenza di questi bambini, farà più che servire la sola Russia: servirà l'umanità stessa. Un'idea così audace trascende ogni divisione umana e lei è in grado di realizzare questa visione con un tratto di penna oggi. È giunto il momento". Dall'inizio della guerra, l'Ucraina ha denunciato il rapimento di decine di migliaia di bambini, portati in Russia o nei territori occupati da Mosca senza il consenso dei familiari o dei tutori, un crimine di guerra che rientra nella definizione di genocidio dell'Onu. Il Cremlino sostiene di aver preso in custodia i piccoli per proteggerli dal conflitto, ma la Corte penale internazionale (Cpi) ha incriminato Putin e la sua commissaria per i diritti dell'infanzia, Maria Lvova-Belova, per violazione delle Convenzioni di Ginevra. Da Kiev sono arrivati numerosi messaggi di stima e ringraziamento per Melania. Il ministro degli Esteri Andrii Sybiha ha riferito che il presidente Volodymyr Zelensky ha espresso la sua gratitudine alla first lady durante la telefonata con Trump dopo il summit di Anchorage, e lo stesso capo della diplomazia ha definito la sua azione "un vero atto di umanità". "Grazie per la tua leadership", ha scritto invece in un post su X Andriy Yermak, capo dell'ufficio della presidenza, ringraziando la moglie di Trump per la lettera nella quale solleva "la piaga dei bambini in Ucraina e in Russia".
Yermak ha ripubblicato un post dell'iniziativa Brings kids back Ua, che ha espresso "profonda gratitudine" alla first lady "per prendersi così tanto cura del destino dei bambini ucraini: ogni parola di sostegno li avvicina alle loro famiglie".