Poco è cambiato. Anche se in diminuzione, l'importo del debito della Pubblica amministrazione nei confronti dei fornitori «rimane ancora spaventoso e non ha eguali nel resto d'Europa». La denuncia arriva dalla Cgia di Mestre che ricorca come allo stato gli unici dati ufficiali siano ancora quelli della Banca d'Italia ha compiuto per il 2015 una stima con un grado di incertezza «per niente trascurabile»: le aziende private, a fronte di forniture, manutenzioni o lavori fatturati alla Pa, vanterebbero crediti per 65 miliardi di euro. Di questi, 31 sarebbero di natura fisiologica (ancora nei termini) e 34 da imputare ai ritardi nei pagamenti.
Dati, per la Cgia, «sicuramente sottodimensionati e riferiti ancora al 2015». Secondo Eurostat lo stock di debiti commerciali al 31 dicembre 2015 era in Italia di 48,9 miliardi di euro, pari al 3% del Pil. In Spagna si ferma all'1,3% del Pil, in Germania all'1,2% del Pil, come in Francia.
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