Europa

Ecco la Carta dei Conservatori. "L'Europa torni alle sue radici"

Difendere i valori che ci fanno europei. Questo l'obiettivo della Carta firmata e sottoscritta dai componenti del gruppo Ecr a Subiaco

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Difendere i valori che ci fanno europei. Questo l'obiettivo della Carta firmata e sottoscritta dai componenti del gruppo Ecr (i conservatori riformisti di cui fanno parte anche gli eurodeputati di Fratelli d'Italia) a Subiaco. Nel nome di San Benedetto, che dell'Europa è patrono, gli esponenti di Ecr hanno stilato una lista di valori da difendere a iniziare dalle radici cristiane e dal quel patrimonio storico-culturale che ci distingue. L'idea di fondo è un argine da porre contro l'inarrestabile globalizzazione e contro la «cultura woke» che l'Unione Europa sembra avallare con le sue scelte che fanno strame delle diversità e delle tradizioni. «L'Europa, per trovare la chiave con cui interpretare il suo destino e il suo futuro politico - commenta il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida qui a Subiaco nelle vesti di padrone di casa -, deve necessariamente tornare alle sue radici, alla sua essenza, e San Benedetto ne è il testimone più autentico e autorevole».

Oltre al copresidente del gruppo Ecr Nicola Procaccini (nella foto) erano presenti il capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza e gli eurodeputati italiani di FdI Pietro Fiocchi, Denis Nesci, Chiara Gemma ed Elisabetta De Blasis. Tra gli eurodeputati del gruppo Ecr presenti anche il vicepresidente del Parlamento europeo Roberts Zile di Alleanza nazionale per la Lettonia, Hermann Tertsch e Jorgé Buxadè di Vox, Zdzisaw Krasnodebski di Pis e Nicolas Bay di Reconquête.

Non si tratta di un programma elettorale, spiegano i rappresentanti di Ecr, ma è indubbio che per le elezioni europee del 9 giugno l'obiettivo è proprio quello di puntare su chi si riconosce in questi valori per provare a sconfiggere l'alleanza tra sinistra e popolari che sostiene la von der Leyen.

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