Economia

Ecco cosa può cambiare per l'Italia se evita la quarta ondata: lo scenario

Il presidente dell'Upb, durante la propria audizione, analizza alcune delle parti di cui è composta la manovra finanziaria

Ecco cosa può cambiare per l'Italia se evita la quarta ondata: lo scenario

Reddito di cittadinanza, Superbonus e riforma fiscale, pur se ancora pregna di elementi di indeterminatezza. Questi alcuni dei temi toccati dal presidente dell'Upb Giuseppe Pisauro durante l'audizione sulla manovra finanziaria italiana.

Il quadro economico

"Il Ddl di bilancio si colloca nell'alveo del quadro programmatico macroeconomico e di finanza pubblica fissato per il triennio 2022-24 nel Documento programmatico di bilancio (Dpb), che ha confermato le previsioni presentate nell'ultima Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef)", dichiara Pisauro. "Al riguardo, l'Upb ha validato sia il quadro macroeconomico tendenziale sia quello programmatico della Nadef 2021, sebbene evidenziando i rischi al ribasso sulla crescita dei prossimi anni", aggiunge.

Stando alle ottimistiche stime effettuate con "i modelli di breve termine dell'UPB nel quarto trimestre dell'anno in corso", nel caso in cui non dovesse verificarsi una quarta ondata ed il governo non imponesse anche quest'anno delle misure restrittive, il Pil potrebbe espandersi "in termini congiunturali poco al di sotto di un punto percentuale. Considerando una crescita dello 0,7 per cento la variazione del PIL nel complesso del 2021 sarebbe del 6,3 per cento", ipotizza Pisauro, "Quindi superiore all'obiettivo del Governo". Se tutte le ipotesi formulate dovessero verificarsi contemporaneamente, ciò si potrebbe tradurre in un "rientro sui livelli di attività precedenti il Covid19 già dal prossimo inverno".

Manovra in divenire

Nessuna concretezza, per lo meno al momento, per quanto riguarda la forma definitiva della manovra finanziaria, spiega il presidente dell'Upb: "Gli interventi presentano elementi di indeterminatezza e si prospetta, per taluni aspetti, una manovra in divenire, in cui viene operato il rinvio di alcune scelte la cui definizione avverrà verosimilmente lungo l'iter parlamentare di approvazione". Tra questi elementi ancora non definiti in primis la riforma fiscale, la quale "risulta per ora delineata solo nei suoi principi fondamentali, con la sola definizione complessiva dello stanziamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale e l'indicazione di massima del campo di intervento".

Superbonus

Relativamente all'onere complessivo del Superbonus, secondo Pisauro "potrebbe aver inciso, data la generosità della misura agevolativa e la cedibilità a terzi del credito di imposta, la diffusione di comportamenti fraudolenti, come rilevato dall'Agenzia delle entrate". Ecco spiegato perché nel ddl bilancio è prevista "l'applicazione di nuovi massimali di spesa per specifiche categorie di beni ed è stato recentemente emanato il DL 159/2021 che prevede un generale rafforzamento dell'attività di controllo da parte dell'Agenzia anche attraverso verifiche preventive sui profili considerati più a rischio".

Reddito di cittadinanza

Restano, invece, le criticità già segnalate per il Rdc, anche con le revisioni operate con il Ddl bilancio. "Tra le questioni più discusse", precisa il presidente dell'Upb, "una scala di equivalenza che sfavorisce le famiglie numerose, malgrado sia nota la maggiore concentrazione della povertà tra i minori rispetto ad altre fasce di età, l'elevata aliquota marginale che scoraggia il lavoro regolare (80 per cento e 100 per cento con l'aggiornamento della dichiarazione Isee), la lunghezza del periodo richiesto di residenza in Italia, il peso del patrimonio nella selezione dei beneficiari, in considerazione della difficile liquidabilità dello stesso".

Effetti delle riforma

Basandosi sui dati relativi ad una simulazione virtuale, effettuata tramite MeMo-It, il modello macroeconometrico in uso all'Upb,"l'effetto dei provvedimenti sull'economia italiana sarebbe quantificabile in una maggiore crescita nel 2022 e nel 2023, rispettivamente di 0,5 e 0,3 punti di Pil, mentre l'impatto risulterebbe appena restrittivo nell'anno finale di previsione.

Tali effetti", conclude Pisauro, "sono molto simili sia a quelli indicati dal Governo sia a quelli stimati dall'UPB nell'ambito dell'esercizio di validazione dei quadri macroeconomici della Nadef 2021".

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