Chiara Giannini
Roma Il lavoro delle ong nel Mediterraneo rischia di far arricchire ancor di più i trafficanti di esseri umani. Gli sbarchi, infatti, in Italia, da quando nei mari tra il nostro Paese e le coste libiche operano le navi delle organizzazioni non governative, sono in aumento.
Secondo i dati forniti dal Viminale, nei primi quattro mesi del 2017 sono arrivati 32.753 immigrati, a fronte dei 25.285 dello stesso periodo del 2016. Durante lo scorso anno gli arrivi hanno toccato quota 181.436, ma le previsioni sono tutt'altro che rosee, visto che si parla della possibilità che entro fine 2017, sulle coste italiane, sbarchino fino a 250mila migranti. Peraltro, il fatto che alcune navi, come ammesso anche sul sito di Medici senza frontiere, entrino nelle acque territoriali libiche per recuperare persone, invoglia chi parte, nella speranza di raggiungere l'Italia o la Grecia, ad avventurarsi in mare. C'è di più. I responsabili delle ong si rifiutano di fornire i video dei recuperi alle autorità che, di contro, lavorano per assicurare gli scafisti alla giustizia. Un comportamento, questo, che va in controtendenza rispetto agli interessi dello Stato e a quelli di chi opera nella legalità. Ecco perché tre procure siciliane (Catania, Palermo e Trapani) hanno aperto altrettante indagini conoscitive, al fine di chiarire se dietro all'aumento dei viaggi di queste navi e a quello dei migranti sbarcati, non vi sia, in realtà, un disegno predefinito e un'ipotetica connivenza con chi, quelle traversate, le organizza, guadagnando grosse cifre che, nella maggior parte dei casi, serviranno per finanziare il terrorismo internazionale. Secondo quanto risulta anche da un allarme lanciato da Frontex.
I sospetti su quanto indagato dalle procure hanno attirato, dopo mesi che se ne parla, anche l'attenzione del leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, che sul suo blog scrive: «C'è un nuovo capitolo che sta emergendo in queste ore, il ruolo oscuro delle ong. A quanto pare l'escalation di arrivi potrebbe non essere casuale. Potrebbe esserci dietro - prosegue - una regia e a dirlo è un'inchiesta aperta dalla procura di Catania. Oltre ai trafficanti di esseri umani in Libia, sta emergendo la questione delle navi di alcune ong private che soccorrono in mare sistemandosi al limite delle acque territoriali libiche». L'affermazione di Grillo, però, ha innescato un botta e risposta del governo. «Le ong salvano le vite e vanno ringraziate. Se poi la magistratura scoprirà altre cose, questa è un'altra storia», ha detto il premier Paolo Gentiloni da Ottawa. «Credo che noi tutti - ha proseguito il premier - dobbiamo guardare con rispetto alle ong che svolgono compiti umanitari nel Mediterraneo». Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, invece, ha specificato che «non siamo al salvataggio, ma all'incoraggiamento delle partenze organizzate e gestite da trafficanti».
Mentre il deputato della Lega Alessandro Pagano chiarisce: «Ormai Pd e M5S vanno a braccetto su tutto, anche nel fare i finti tonti, complici con le loro politiche e i loro silenzi di aver svenduto l'Italia alla tecnofinanza internazionale e all'invasione clandestina».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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