di Nino Materi
S pendere 8 euro per una bottiglia di minerale, ma sentirsi comunque un barbone. La nemesi diuretica-sociale va in scena al settimo piano della Rinascente di Milano dove, nello scaffale delle «acque di lusso», la Evian griffata Ferragni a 8 euro si trova vicino alla «Spring Water Xmas Fantasi Gold», che di euro ne costa 300 (trecento, avete letto bene). Insomma, è un po' come all'attracco di Porto Cervo, dove c'è sempre qualcuno che ce l'ha più lungo del tuo (inteso come yacht). Qui, più modestamente, parliamo di acqua minerale. Peccato che con un testimonial come Chiara Ferragni ci sia poco da fare i modesti: il bicchiere sarà sempre mezzo pieno, mai mezzo vuoto. E in un Paese - teoricamente con l'acqua alla gola - niente di meglio che bere dalla bottiglia di lady influencer, magari sognando poi di fare tanta plin plin glamour.
Fosse stato ieri alla Rinascente, Ennio Flaiano avrebbe sostituito il suo storico motto «la situazione in Italia è grave ma non è seria», con un più attuale «la Evian-Ferragni non è seria ma è grave». Ancor più «grave» - o divertentemente grave - è che ieri al settimo piano «food e beverage» dei grandi magazzini simbolo della grandeur milanese le «celebri» bottiglie di minerale, a 24 ore dal battage pubblicitario che le reclamizzava, fossero già tutte esaurite, anzi come si direbbe in stretto slang ferragniese: «Sold out». Una corsa all'acquisto acquatico che ben rappresenta la società liquida italiana, dove lo spread alle stelle e la Borsa a picco tornano miracolosamente in linea di galleggiamento grazie al fluire delle masse che chiedono a gran voce una Evian «limited edition» con al centro l'occhio e le ciglia di quella Chiara che negli spot tv ama definirsi «imprenditrice digitale».
Ma che sono 8 euro per una minerale dinanzi alla redenzione della crisi del Belpaese? Un biglietto del cinema, un libro, uno spritz in via Montenapoleone costano di più. Per giunta facendo ridere molto meno della descrizione della bottiglia by Ferragni che campeggia sul sito acquedilusso.it: «Un design che celebra la libertà e la giovinezza dello spirito, una visione di moda impressa con gioia che incarna lo spirito Live Young». E, si sa, senza lo «spirito Live Young» affrontare le emergenze italiane diventa impresa ardua. Ma, per fortuna, «Evian e Chiara Ferragni uniscono le forze per creare la nuova collezione dell'iconica edizione limitata». Oh, ora sì che si può ripartire di slancio. Avendo fiducia nel futuro della nazione. Il signor Evian e la signora Ferragni sono consapevoli del loro ruolo e, con legittimo orgoglio, rivendicano quanto segue: «Dieci anni dopo la sua collaborazione con Christian Lacroix, la prima di una serie che ogni anno vede il nome Evian associato ai designer più illustri, l'annata del 2018 segna l'inizio di una nuova era». Al settimo piano della Rinascente sembra proprio di sentirlo questo profumo di «nuova era». È un aroma inebriante che gli ideatori delle bollicine più fashion del momento descrivono con queste frizzanti parole: «Ode alla libertà e alla giovinezza dello spirito.
La visione grafica che incarna la famosa filosofia Live Young (da non confondersi col precedentemente citato «spirito Live Young» ndr) di Evian trasuda la gioia di vivere che è il segno distintivo di Chiara Ferragni».A proposito di spirito e/o filosofia «Live Young», appena usciti dalla Rinascente è impossibile non notare una serie infinita di enormi pannelli pubblicitari. Testimonial della campagna? Fedez. Bastaaa!
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