Nei prossimi anni riceveremo i nostri acquisti seduti davanti alla finestra e pizze consegnate da droni su ruote. In un settore che fino ad oggi è dipeso dall'uomo, il passo agli androidi è solo questione di tempo. Avremo consegne più veloci, in tempi più rapidi. Non è fantascienza: è logistica 3.0. Il settore della robotica sta facendo dei passi importanti nel settore della logistica: la contaminazione dei due settori è appena cominciata. Solo l'altro giorno, un robottino ha effettuato la sua prima consegna e ha solcato le vie di Cremona. Il robot Yape, acronimo di Your Autonomous Pony Express, si è destreggiato tra marciapiedi e attraversamenti pedonali e ha trasportato un pacco per 400 metri, dalla sede di Confcommercio al Comune di Cremona. Supervisionato da personale della polizia municipale e osservato a distanza dalla centrale operativa allestita al Crit, Polo per l'Innovazione Digitale di Cremona, ha usato i suoi sensori per orientarsi.
Dopo due mesi di sperimentazione, il robot Pony express Yape ha effettuato la sua prima consegna. Il pacco trasportato dal piccolo droide è arrivato sano e salvo nelle mani del sindaco. Si tratta del primo pony express a guida autonoma prodotto in Italia. Il robottino è stato progettato e realizzato da un team di 70 ingegneri della «Fabbrica di Imprese» della milanese e-Novia. Su e-Novia, ci sono stati ingenti investimenti (6 milioni di euro) da parte della multinazionale automotive Eldor Corporation.
Ma Yape non è il solo robot per le consegne. I droni corrieri sono il futuro del mondo della logistica. Starship Technologies, la società di due cofondatori di Skype, Ahti Heinla e Friis, si era già dedicata alla produzione di mini robot corrieri su ruote. Il robottino Starship è stato introdotto nel 2016: il New York Times l'ha definito «un assaggio di futuro». Un assaggio, giusto, perché questo robottino a sei ruote dotato di Gps, è in grado di consegnare del cibo, l'importante che il cliente si trovi entro un raggio di 5 chilometri. Just Eat, Metro, Domino's Pizza, Tesco e Ocado stanno sperimentando le consegne per meno del piccolo robot Starship. Oltre al trasporto con i droidi, Ocado sta testando la guida senza conducente. Come? Con i CargoPod di Oxbotica, dei furgoncini che si guidano da soli. Per ora, però, i CargoPod sono scortati da due supervisori umani. Già, perché il problema pare essere la legge: i trasporti senza ausilio di un essere umano sono difficili da normare. Di chi è la colpa in caso di incidente? In Usa solo in qualche stato è permesso il transito di automi sui marciapiedi e attraversamenti pedonali: la legge che approva il transito, spinta da Starship, è attiva in Virginia, Idaho, Wisconsin, Florida e Ohio. Amazon, con il suo Amazon Prime Air, ha studiato droni per la consegna di merci in volo. La prima consegna, per la gioia di Bezos, è avvenuta nel 2016 dopo 3 anni di test.
Bofrost, invece, sta sperimentando chat robot: un'intelligenza artificiale che fa ricerche sui prodotti, che registra gli ordini e che offre informazioni su spedizioni e consegne. Le comunicazioni con i clienti avvengono via Telegram. Domino ha prodotto un altro piccolo androide per le consegne di pizza: Dru, dotato di vano riscaldato e di codice per aprirlo.
In Svizzera, la Posta sta testando i robot della Starship per la consegna di pacchi al centro di Zurigo per i clienti dei grandi magazzini Zemoli. Questi robot ci ruberanno il lavoro? Forse sì, siamo nel bel mezzo di una rivoluzione.
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