Il maxi-aumento di capitale di Monte Paschi, oltre a essere uno dei più complessi mai lanciati in Piazza Affari, è diventato una sorta di «esame» per la tenuta e la credibilità dell'intero sistema del credito italiano. Ecco cosa possono fare azionisti e obbligazionisti di Mps e che cosa rischia chi ha scommesso sulle altre banche del nostro Paese.
1) Cosa faccio se sono un obbligazionista ordinario senior Mps?
L'obbligazionista senior Mps, cioè il possessore di obbligazioni tradizionali, al momento, non deve prendere decisioni sul concambio (che invece interessa i possessori di bond subordinati) e nemmeno sull'aumento di capitale (che interessa gli azionisti Mps). «Soltanto in uno scenario estremamente negativo (e improbabile) per il futuro del Mps, e cioè se il concambio delle obbligazioni subordinate non andasse in porto, se l'aumento di capitale non andasse a buon fine e se il governo italiano non intervenisse direttamente o indirettamente con nessuna manovra correttiva, allora si presenterebbe il rischio di una partecipazione anche dei possessori di bond ordinari alla ristrutturazione di Mps» fa sapere Jacopo Ceccatelli, ad di Marzotto Sim.
2) Cosa faccio se sono un obbligazionista subordinato junior Mps?
Il possessore di bond subordinati junior Mps può aderire fino a giovedì 22 dicembre al concambio di nuove azioni Mps. Oggi tutte le «vecchie» azioni valgono circa 600 milioni di euro: con l'aumento di capitale da 5 miliardi la capitalizzazione complessiva della nuova Mps dovrebbe salire ad un valore che è la somma di 5 miliardi più la quota delle vecchie azioni: tanto maggiore sarà la diluizione delle vecchie azioni con le nuove e tanto maggiore sarà il vantaggio per gli obbligazionisti junior ad aver aderito al concambio. Inoltre, un conto saranno 5 miliardi di denaro fresco e altro semplici «partite di giro contabili». Infatti dei 4 miliardi di euro di concambio dalle obbligazioni junior in azioni, circa la metà si riferisce a titoli con scadenza maggio 2018 e altri a titoli senza scadenza: nel caso di titoli con scadenza maggio 2018, significa che il nuovo Mps non dovrà farsi carico di rimborsarli tra 18 mesi mentre nel secondo è una semplice partita di giro contabile senza afflusso di denaro fresco in cassa. Cosa dovrebbe fare il possessore di bond subordinati Mps? Il paradosso è che la decisione del singolo non coincide con quella della comunità di tutti i possessori di bond subordinati. Il singolo potrebbe ragionevolmente decidere di tenersi i titoli nella speranza che tutti gli altri obbligazionisti subordinati della banca accettino che l'operazione vada in porto in modo che lui possa incassare il valore nominale del titolo alla scadenza. Se però avviene il contrario, e cioè che tutti (o la maggioranza) dei possessori di bond subordinati Mps non aderiscano al concambio facendolo fallire, tutti gli obbligazionisti subordinati rischierebbero di perdere l'intero capitale. Un'adesione del 50% e più, cioè capace di garantire almeno due miliardi di euro in nuove azioni per l'aumento di capitale (oltre al miliardo già consegnato), potrebbe far scattare l'intervento del consorzio bancario di garanzia. In caso contrario si renderà necessaria la garanzia di Stato.
3) Cosa succede se sono un azionista di Mps?
L'azionista può vendere o mantenere i titoli per l'aumento di capitale. Nel primo caso, però, a parte qualche rarissima eccezione, si tratta di investitori che nel caso in cui vendessero perderebbero quasi la totalità di quanto investito. Quindi diventa più un'analisi della situazione personale. Se la cifra ancora in ballo è di un certo rilievo, e in qualche modo ancora determinante per il futuro bilancio familiare, può valere la pena vendere le azioni sul mercato anche contabilizzando perdite ingenti. Al contrario, perso per perso, vale la pena andare fino in fondo e verificare se la ristrutturazione dell'Mps andrà in porto e la banca, una volta risanata, riprenderà quota anche in Borsa.
4) Cosa deve fare chi vuole scommettere su Siena?
L'ideale sarebbe aspettare l'esito del concambio e, se andasse in porto, entrare sul mercato acquistando i vecchi titoli azionari prima della decisione sui diritti da assegnare alle vecchie azioni. Visti i tempi tecnici molto stretti, questo però difficilmente sarà possibile. Allora, se l'esito del concambio fosse favorevole, si può entrare su mercato negli ultimi giorni utili per esercitare i diritti in modo da conoscere più informazioni possibili relative all'investimento.
5) Quali sono i rischi con le azioni delle altre banche italiane?
Se l'operazione Mps non andasse in porto, non ci sarebbero conseguente dirette per gli azionisti delle altre banche. Tuttavia, ci potrebbero essere, di riflesso, turbolenze sui mercati con ripercussioni negative sull'intero settore bancario italiano quotato in Borsa. È ovvio che non tutte le banche soffrirebbero allo stesso modo in quanto diverse per modello di business, per solidità patrimoniale e per la capacità di produrre profitti anche in questo difficile contesto di mercato. Ma è probabile che, almeno in una prima fase, l'instabilità porterebbe a correzioni per l'intero settore e probabilmente anche ad un aumento delle preoccupazioni dei clienti di tutte le banche italiane (già provati peraltro dalla vicenda delle quattro banche salvate a fine 2015). Proprio per tutte queste ragioni, è piuttosto improbabile che non venga trovata una soluzione ad hoc per il Monte, anche tramite garanzia di Stato.
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