Elezioni Europee 2019

Ecco tutti i numeri del boom della Lega

La Lega è la grande vera trionfatrice di queste elezioni Europee. A livello nazionale ottiene il 34%, segnando un +28% rispetto a cinque anni e un +17 rispetto alle Politiche di un anno fa

Ecco tutti i numeri del boom della Lega

La Lega è la grande vera trionfatrice di queste elezioni Europee. A livello nazionale ottiene il 34%, segnando un +28% rispetto a cinque anni e un +17 rispetto alle Politiche di un anno fa.

Un successo senza precedenti che vede il partito di Matteo Salvini al primo posto in tutte le Regioni del Nord e del Centro Italia, eccezion fatta per la Toscana dove i leghisti inseguono il Pd con soltanto due punti percentuali di scarto. In Veneto la Lega sfiora il 50%, mentre in Trentino Alto Adige, col 27, 6% supera il Svp (26,1%). L'Emilia 'rossa', dove si voterà in autunno per le Regionali, viene letteralmente espugnata dai leghisti che ottengono il 33% dei voti contro il 31 del Pd. Un altro dato impressionante è quello che proviene dall'Umbria "rossa" dove cinqua anni fa la Lega si fermò al 2,5% mentre stavolta raggiunge la percentuale record del 38,2%, un dato superiore persino alla media nazionale. Notevole la crescita anche a Roma dove la Lega diventa il secondo partito (27) a soli tre punti di distacco dal Pd (30%) ma quello che colpisce è il boom nelle periferie, soprattutto a Tor Bella Monaca (40%) e Ostia (30%). I leghisti faticano ancora al Sud (dove predonominano i grillini) ma triplicano i voti rispetto alle Politiche di un anno fa e raggiungo il 23,3% dei voti. Poderoso il balzo effettuato in Puglia (dal 6,2% al 25,25%.) e in Campania dove, pur stando dietro al M5S e al Pd, il Carroccio ottiene il 19%. A Napoli città si ferma al 12,4% ma, considerando i cattivi rapporti che Salvini aveva con la città fino a pochissimi anni fa, si può definire un risultato abbastanza lusinghiero. Si possono definire sorprendenti anche i risultati che provengono da Riace e Lampedusa. Nel paese calabrese, amministrato dal sindaco pro migranti Mimmo Lucano, la Lega è il primo partito col 30,7%, seguita dal M5S (27%) e dal Pd (17%), mentre a Lampedusa, dove è partita la crociata di Pietro Bartolo, il medico-simbolo dell'accoglienza candidato col Pd, svetta su tutto col 46%. E proprio in Sicilia Salvini vince la sfida delle preferenze ottenendo 65mila voti in più di Bartolo (181.045 contro 115.579).

Una vittoria che, per i leghisti, mette una pietra tombale sulla politica dei 'porti chiusi' voluta dal leader della Lega.

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