Interni

Gli eco-cretini imbrattano Firenze. Hanno disgustato pure i compagni

Vernice su Palazzo Vecchio, il sindaco dem Nardella infuriato strattona il vandalo. Eppure li hanno coccolati fino a ieri...

Gli eco-cretini imbrattano Firenze. Hanno disgustato pure i compagni

Meglio tardi che mai verrebbe da dire giudicando la reazione del sindaco di Firenze Dario Nardella all'ennesimo atto vandalico da parte degli eco-vandali di Ultima Generazione che ieri hanno imbrattato con la vernice le mura di Palazzo Vecchio a Firenze. Il primo cittadino, dopo aver visto gli pseudo ambientalisti in azione, ha bloccato uno di loro insieme ai vigili urbani e poi lo ha apostrofato intimandogli di fermarsi.

Dopodiché Nardella ha aiutato le operazioni di pulizia affermando: «Sono dei barbari. Non è così che si protesta, dovrebbero difenderla la civiltà» aggiungendo sui suoi profili social «l'attacco all'arte, la cultura e la bellezza, che sono inermi davanti alla violenza e che nascono per il bene dell'umanità, non può mai giustificare la battaglia per una causa, anche la più condivisibile».

Infine il sindaco ha puntualizzato: «A proposito di ambiente e di siccità, per ripulire palazzo Vecchio dal blitz ambientalista sono stati consumati più di 5mila litri d'acqua».

Gli autori del blitz, una ragazza di 23 anni e un giovane di 32 anni, sarebbero gli stessi che poco tempo fa avevano compiuto un'azione analoga sempre a Firenze imbrattando la sede del Consiglio regionale della Toscana.

Dopo il Senato, la Scala, la regione Toscana, i quadri vandalizzati, finalmente anche un amministratore di sinistra si accorge che i membri di Ultima Generazione, più che attivisti, sono eco-vandali. Eppure, nelle scorse settimane, ognuna delle loro azioni era seguita nel migliore dei casi da un silenzio accondiscendente e, nel peggiore, da vere e proprie legittimazioni da parte di giornalisti, commentatori, politici progressisti. Il senso era più o meno questo: «Cosa volete che sia un po' di vernice rispetto ai problemi del pianeta». Peccato che, così facendo, si giustificano comportamenti contrari a ogni senso civico.

Come ha spiegato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Lo scempio di Palazzo Vecchio è l'ennesima azione sconsiderata, puro vandalismo senza alcuna attenuante. Non si tratta di gesti dimostrativi senza danni, perché oltre ai notevoli costi di pulizia che ricadono sulla collettività vanno considerate le conseguenze sul piano dell'immagine dell'Italia. Stiamo lavorando a un rafforzamento del sistema sanzionatorio soprattutto a norme che facciamo pagare ai responsabili i costi di pulizia e ripristino dei luoghi».

È arrivato il momento che gli eco-ribelli, come amano definirsi, si assumano la responsabilità dei loro gesti.

Commenti