Cronaca internazionale

Effetto Beyoncé sull'economia della Svezia. L'inflazione si impenna per i suoi concerti

Le due date della cantante a Stoccolma hanno reso molto più cari hotel e ristoranti contribuendo dello 0,2% all'aumento dei prezzi a maggio

Effetto Beyoncé sull'economia della Svezia. L'inflazione si impenna per i suoi concerti

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La Svezia sotto i colpi della Beyoncenomics, una voce riccioluta e imprevista dell'economia nazionale.

Nel mese di maggio il Paese scandinavo ha fatto registrare un'insolita crescita dell'inflazione, il 9,7 per cento su base annua. E a influire su questa impennata dei prezzi, l'aumento delle tariffe degli hotel e dei conti al ristorante. Un fattore a cui, secondo il «chief economist» della Danske Bank Michael Grahn, contattato dal Financial Times, non sarebbero estranei i due concerti-evento di Beyoncé svoltisi il 10 e l'11 maggio scorsi alla Friends Arena di Stoccolma, con cui l'ex leader delle Destiny's Child ha inaugurato il suo Renaissance Tour, tra i più attesi del 2023. «Beyoncé è responsabile per l'extra crescita a sorpresa dei prezzi questo mese - dice Grant - ed è una cosa incredibile per uno singolo evento, una cosa mai vista prima». Mentre i prezzi della gran parte dei beni hanno subito in maggio un aumento decisamente moderato, i prezzi degli hotel e dei ristoranti sono aumentati addirittura del 3,3 per cento rispetto al mese precedente, secondo i dati dell'ufficio di statistica di Stoccolma. A questo punto c'è da essere contenti del fatto che la quarantunenne artista di Houston non abbia incluso nel suo tour nemmeno una data italiana. Il Renaissance Tour di Beyoncé, con 57 date in Europa e negli Stati Uniti (che potrebbero aumentare in caso di qualche data-bis) secondo Forbes ptrebbe incassare in totale oltre 2 miliardi di dollari, un calcolo fatto dando per scontato che tutti gli spettacoli vadano sold-out e che il prezzo medio di un singolo biglietto sia di 700 dollari. Se questi calcoli fossero esatti la tournée diventerebbe una delle più redditizie della storia del pop.

Il caro-Beyonce naturalmente sarebbe una delle tante voci che hanno contribuito alla crescita dell'inflazione svedese nello scorso mese, e secondo gli esperti avrebbe contribuito al massimo per lo 0,2 per cento dell'aumento dei prezzi. Comunque un dato impressionante per un signolo artista. Ma del resto parliamo di una dei cantanti più celebri al mondo e di uno show faraonico lungamente atteso dai fan. Al punto che durante la vendita dei biglietti per le due date svedesi di Beyoncé, la domanda dei fan è stata dell'800 per cento superiore all'offerta, come dimostrano i numeri sciorinati dalla piattaforma di e-ticketing Ticketmaster. Così nei due giorni dei concerti nella capitale svedese hanno cercato alloggio e hanno mangiato al ristorante circa 46mila persone. Numeri evidentemente in grado di spostare i numeri contabili di un Paese relativamente poco abitato come la Svezia.

E la Beyoncenomics potrebbe essere seguita dalla Brucenomics. Infatti l'effetto potrebbe ripetersi in occasione deil concerto di Bruce Springsteen a Göteborg, seconda città svedese. L'economista Andreas Wallström, responsabile delle previsioni di Swedbank, teme possa creare un picco dei prezzi simile a quello appena verificato. Anzi, essendo ben tre le date che il Boss ha in programma allo stadio Ullevi, l'effetto potrebbe essere anche maggiore. Born to run. Nato per correre.

E per far correre l'inflazione.

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