Roma - L'effetto della parità uomo-donna fa crollare il numero dei nuovi pensionamenti. Nel 2018 si è concluso il percorso, avviato con la legge Fornero, di adeguamento dell'età pensionabile delle donne, salita a 66 anni e sette mesi, stesso livello degli uomini. Con i nuovi requisiti anagrafici, gli assegni liquidati sono calati di oltre il 20 per cento, passando dai 607.525 del 2017 ai 483.309 dello scorso anno.
L'Inps prevede un recupero per quest'anno, ma al momento il calo appare davvero brusco e capita proprio nel giorno in cui il governo presenta un meccanismo che dovrebbe portare a un massiccio aumento dei pensionamenti anticipati, attraverso Quota 100.
A fronte del calo dei pensionamenti nel 2018, va segnalato anche l'aumento dell'importo medio degli assegni che sono passati dai 989 euro del 2017 ai 1.103 euro dell'anno scorso.
Ancora più vistosa è stata la frenata del numero degli assegni sociali, colpiti anche loro dall'innalzamento dei requisiti per poterne usufruire, saliti di un anno, da 65 anni e sette mesi a 66 e sette mesi. Qui il tonfo ha sfiorato l'80 per cento e il numero degli assegni sociali è scivolato dai quasi 80 mila del 2017 a poco più di 16 mila lo scorso anno. Anche in questo caso sono però leggermente aumentati gli importi corrisposti, saliti dai 399 euro medi del 2017 ai 409 euro del 2018.
Se per gli assegni di vecchiaia il 2018 è stato quindi un anno di svolta, per quelle anticipate lo scorso anno non si sono registrate novità significative per la generalità dei lavoratori ma è entrata stabilmente a regime la possibilità di pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi, per i cosiddetti lavoratori precoci che devono avere 12 mesi di contributi maturati entro il compimento dei 19 anni di età.
L'Inps nel rapporto analizza anche altri indicatori e mette in luce che, alla luce delle novità introdotte, cresce in misura rilevante il peso delle pensioni di anzianità su quelle di vecchiaia proprio perché i requisiti
richiesti per quest'ultimo tipo di trattamento si sono innalzati per le donne, mentre quelli relativi alle pensioni di anzianità sono rimasti uguali Nel 2018 il 54% delle pensioni è stato liquidato al Nord. Nel 2017 erano il 50%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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